“L’arte di stare sempre in bilico”. Ecco Walter Lazzarin, lo scrittore per strada
Stavo bevendo un caffè in centro a Padova e noto un ragazzo che, seduto su un marciapiede, gambe incrociate, picchietta i tasti di una vecchia Olivetti 32. È Walter Lazzarin. Lo seguo da un po’ di tempo perché mi ha sempre incuriosito il suo personaggio. Lui è uno scrittore di strada. Anzi, meglio: lo scrittore per strada. Con una passione: quella di creare tautogrammi.
Come stai, Walter?
Ciao, Enrico. Sto bene, anche se oggi la pioggia sembra avere cacciato via l’estate.
Il 12 ottobre 2015, esattamente 4 anni fa, Walter, classe ’82, si posiziona per la prima volta in una strada con la macchina da scrivere che possiede da quando era ragazzino. Siamo a Roma, Piazza di Santa Maria a Trastevere. Ha deciso di mollare la precarietà dell’insegnamento di Filosofia e Storia e di inseguire un sogno: promuovere i suoi libri tra le persone, lungo l’Italia, per le strade, appunto. Da quel momento, un po’ di libri pubblicati e una stagione a Dribbling, la trasmissione di Rai 2.
Perché è nato lo scrittore per strada?
“Scrittore per strada” nasce dall’idea di collegare due mie passioni: la scrittura e i viaggi. Il viaggio non è una vacanza; per me è un’esperienza, un continuo cercare e mettersi alla prova, essere sempre in bilico. Alle spalle ho avventure anche molto faticose, però fantastiche. Ho pensato di usare questa abitudine alla strada, questa capacità di adattarmi a tutto, per promuovere il libro in modo originale. In un mondo così pieno di titoli, di saggi e romanzi, o ti inventi qualcosa o resti nell’ombra. Sulla strada, la possibilità di essere illuminato dal sole è maggiore, no?
Il viaggio non è una vacanza; per me è un’esperienza, un continuo cercare e mettersi alla prova, essere sempre in bilico.
Ho letto un tuo post qualche tempo fa in cui dicevi che nel futuro ti mancherà questo tuo girovagare un poco precario. Come ti vedi da qui a qualche anno?
Sono miope. Non mi vedo se non da vicino.
Sempre sulla precarietà. Hai iniziato ad assaggiare il mondo della scuola: che cosa le manca e che punti di forza ha?
La scuola è il luogo in cui si forma la capacità di conoscere e ragionare dell’individuo. Finché si crede che questo compito spetti in primis alla famiglia, si avrà un paese con grandi e gravi differenze culturali tra i vari cittadini. Mi piacerebbe una scuola in cui la filosofia sia presente già a partire dalle elementari, e ritengo necessaria l’istituzione di un percorso unico per studenti dagli 11 ai 18 anni. Punti di forza, nel sistema italiano, ne vedo pochi.
Consigli a scrittori (non per forza per strada): come si scrive un libro?
Non c’è una maniera per scrivere un libro. Dipende dal progetto che si ha in testa e dal proprio modo di lavorare. E uso la parola “lavoro” non a caso. Troppi cominciano a scrivere per passione, pretendendo però di risultare professionali. Troppi si lamentano degli editori che li snobbano, ma poi non fanno nulle per migliorare: non si confrontano con gli altri, non accettano consigli, credono che il talento non abbia nulla a che fare col sacrificio e lo studio e la pratica costante.
Ci sono dei rimpianti sul tuo essere per strada?
No.
Qual è l’emozione più bella che hai provato e quella più brutta?
Le emozioni più belle: la gioia dopo un gol di esterno punta da fuori area, da ragazzino; la gioia dopo un gol al volo di collo pieno, da adulto e capitano, col sinistro che non è il mio piede, al novantesimo; il Boh provato durante un bacio in macchina con Mayonaise degli Smashing Pumpkins in sottofondo; la commozione mentre centinaia di persone applaudivano vedendo un video che parlava di Scrittore per strada.
L’emozione più brutta: la paura di affrontare la riabilitazione al gomito, dopo la lussazione, paura che cresceva di giorno in giorno, dolore dopo dolore.
Facciunsalto. Dove vorresti fare un salto?
Giappone e Cina. Poi Sudafrica.
A quale tua opera sei più attaccato?
Ai miei diari.
Hai progetti futuri per te? E per il mondo, che progetti vorresti avere?
Per me: conquistare il mondo. Per il mondo: essere conquistato da me.
Un tautogramma per facciunsalto?
Formulerò filastrocche fini fini, fra fragili farfalle,
facendo felice Facciunsalto, formulando frasi folli!
per info: http://scrittoreperstrada.blogspot.com/