In viaggio di notte
In viaggio di notte: stanze, letti estranei. L’olfatto cerca di organizzare i nuovi odori. Il sonno non ti trova, tra la troppa stanchezza e l’agitazione. Ore volate via centrifugano incontri, quando è più tardi del già tardi.
Ti ingoiano i rumori di sottofondo. La goccia fa eco nel tufo delle mura, la corrente attiva la pompa nell’universo delle tubazioni. L’aria sfiata dagli ugelli, i motori si incaponiscono su strade notturne che ancora non hai percorso: le cerchi nella memoria che non hai di loro. Poi il silenzio – necessità e carezza – ti chiude gli occhi.
Il mattino nuovo sorprende: musiche che non desideri sentire coprono musiche che avresti piacere di sentire, dietro le persiane chiuse. Passi sul marciapiedi, un clacson. Un ospite chiude la porta e trascina la valigia nel corridoio. Uno come te, in viaggio.
(foto dell’autrice)