La mia anima gemella
La mia anima gemella non è uno specchio, ma ha bisogno di luce, tanta luce per venire fuori e riempirmi di complimenti; quasi volesse affermare, con la sapienza di un saggio millenario che sgomitola gli intrecci della storia, la sua specialità.
Cosa davvero la attiri non so. Neppure immaginate cosa sia capace di fare in quei momenti in cui ho desiderio di indifferenza, senza che qualcuno da lontano censuri severo ogni mia maldestra cattiveria. Di attenzione in quei momenti invero non vorrei riceverne.
Bevendo alcool e fumando cartaccia mischiata a tabacco, mentre si appanna il contorno dei suoi perfetti lineamenti, lei vuole ripetere all’infinito le cose che ci uniscono e ci accompagnano in questa spericolata esistenza, rimarcare l’abitudine alla cura e al reciproco sostegno senza beccheggi quando le pulci iniziano a solleticare una qualche frenesia.
Allora, dall’alto dei suoi buoni propositi, mi richiama all‘attenzione, come volesse fermare il tempo e la luce di questo chiaro mattino. Nell’assalto alla realtà siamo abili a separare l’essenza dalla materia, rendendo facile la visione dei corpi e trasformando in tal modo qualsiasi cosa, anche inanimata, in spettacolare magnificenza.
Non è sempre così. Lo capisco quando nel precipizio della lucidità s’infuria, si preoccupa, avvolgendomi la testa di polvere acida, di amaro sapore che dalla gola scivola dentro lo stomaco, e nel panico del momento m’implora e mi sgrida per fermare i sussulti del mio disinteresse.
Non ha condiscendenza. Voi, anime del mondo che abitate stanze ricche di passioni, che mondo sarebbe il vostro senza la comprensione?
La mia anima gemella vive di trucchi e misteri, esercizi di stile e abilità. Ma occorre tempo, lei lo sa. Basteranno questi anni per fermare il bisogno di indifferenza?
Quando il gesto è abitudine, la danza del corpo si adagia alla gravità, piuma che volteggia nell’aria, lei sorveglia che tutto sia armonia per sfidare l’invisibile, curioso bisogno di scombinare la perfezione del momento.
L’attenzione abita culle di memoria e passato, avvolta da sapienza sfugge al riflesso della battaglia lasciando al proprio destino gli assalti al futuro.
La mia anima gemella non è uno specchio, ma un coccodrillo che passeggia lungo il corridoio.