Poteri e sortilegi
Avevo poteri speciali.
Ricordo che questa particolare caratteristica ha accompagnato la mia vita fino all’età di quindici anni. Poi cambiò tutto. Un 31 ottobre, in quel mattino d’inverno, appena entrato in classe e aperto il solito quaderno dove segnavo le materie del giorno, mi fu evidente che qualcosa non andava, qualcosa era cambiato. Le materie del giorno erano diverse da quelle degli altri lunedì, anche la luce dell’aula era diversa, lo sguardo dei miei compagni era ostile come non mai e le nuvole d’inizio inverno maligne minacciavano il mio banco annunciando chissà quali disastri. Insomma, un assedio silenzioso circondava il mio spazio. Scoprii allora, appena dopo che fu entrata la mia bella e amata-preferita insegnante di matematica, di avere perso ogni potere.
Con il tempo ho cercato di immaginare come fare per recuperare quello stato speciale che mi rendeva potente, più forte e intelligente degli altri e con la possibilità di fare cose eccezionali. Leggere il pensiero nella mente degli altri, la cosa che più mi divertiva, dormire senza prendere sonno, cavalcare, lanciare frecce colpendo il centro della fronte, sfidare a duello i prepotenti, morire e rinascere, battere con un solo pugno i miei rivali, parlare più lingue, comprese quelle degli animali e catturare l’ammirazione con un leggero tocco della mano sulla spalla di tutte le compagne più belle.
Invero, se devo essere sincero, i miei poteri li esercitavo molto male. Ingenuo o inesperto molto spesso non sapevo come controllare le conseguenze delle mie azioni e così mi rendevo antipatico e spesso ero obbligato a usare la magia della sparizione. L’invisibilità era la tecnica che più delle altre praticavo con successo. Devo confessare che non riuscivo a controllarne la durata così sparivo per giorni interi, settimane.
Non elenco gli episodi più tragici per quel maldestro uso! Nonostante ciò sono sicuro di avere determinato in quegli anni il cambiamento della storia. In meglio o peggio non saprei dirlo, ma sono certo che in quei momenti i miei poteri hanno deciso il futuro: il mio e quello degli altri.
Qualche volta, anche di recente, mi sento vicino a riscoprire i miei poteri. Avverto la sensazione di potere recuperare quelle energie che mi consentivano da ragazzo di fare cose speciali. Ma, alzata la mano per leggere il pensiero della mia donna, dopo venti secondi la nebbia ricopre tutto, le forze si ammollano e nulla torna a essere speciale. L’ordinario mi travolge e annichilisce, lasciandomi peraltro per giorni stanco e di cattivo umore.
Ho capito che i miei poteri non torneranno più. Quella sensazione di forza straordinaria che mi permetteva di concentrare i miei poteri per gestire le cose e le persone intorno non tornerà mai più. Resta, di quelle avventure e di quelle eroiche imprese, solo il ricordo.
Mi sconforta sapere che da tanto tempo ormai non sono più io a trasfigurare il reale circostante, le cose cambiano e si trasformano da sole ed io posso unicamente sedermi per assistere allo spettacolo del mondo.