Roma Tribal Meeting 2017 – viaggio ai confini della danza
Da sette anni Roma ospita il “Roma Tribal Meeting”, un evento che rende per tre giorni la capitale l’ombelico del mondo della danza tribal e anche quest’anno le emozioni non sono mancate.
Il San Lo’ Dance Studio, grazie all’impegno profuso da tutto il team e in particolare dalle due direttrici Isabel De Lorenzo e Lara Rocchetti, ha aperto le sue porte ad allieve, appassionate, insegnanti e artiste provenienti da tutto il mondo, dando il via alle danze con un Opening Party che ha saputo mescolare musica, danza, arte e cibo.
Dalla Tribal Fusion, all’esibizione improvvisata di American Tribal Style® che ha visto protagoniste le insegnanti impegnate nei numerosi workshop per approdare all’esibizione di musica dal vivo.
Una perla, le note del liuto e la voce di Ziad Trabelsi, membro dell’Orchestra di Piazza Vittorio e le percussioni e i ritmi di Simone Pulvano, fondatore dei Takadum Orchestra, hanno condotto per mano gli spettatori, attraverso musiche e canzoni dolcemente intense, in quella che ben presto si è trasformata in un hafla, una festa danzante in pieno stile tribal.
Un tributo alla danza che è proseguito presso il Centrale Preneste Teatro nel “Migrations Show” che ha visto alternarsi sul palcoscenico venti momenti danzanti, tra artiste, insegnanti e allieve selezionate che hanno saputo declinare il tema delle “migrazioni” in maniera originale, sorridente e colorata, in un mondo che sempre più vede il diverso e l’altro da sé come qualcuno da combattere e da tenere lontano.
La danza migrante, la danza che viaggia, che si contamina, che vive delle differenze, che le valorizza, che le fa proprie per esaltarle e non dileggiarle, che attraversa il mondo a passo leggero, ma con impegno e ricerca, la danza come mezzo per sentirci più vicini, per parlare alla nostra pancia e andare a fondo nel nostro sentire.
La danza tribal è danza migrante per antonomasia, migrazione come spinta vitale, come necessità; ed è curioso come nell’American Tribal Style® si segua lo stormo, ci si muova come un gruppo di uccelli migratori, uccelli che non possono resistere al cambiamento, che devono assecondare il loro viaggio per andare altrove, per vivere.
Artiste provenienti da ogni parte del mondo: dall’Italia, alla Cina, dal Portogallo agli Stati Uniti, passando per Germania, Polonia e Regno Unito hanno offerto un affresco emozionante e coinvolgente del panorama della tribal dance, creando un’alchimia speciale tra sapori arabi note elettroniche, melodie indiane e ritmi gitani.
Cos’è quindi la Tribal Dance?
Un’unica risposta non è possibile, perché il mondo Tribal racchiude in sé mille sfaccettature; è una grande famiglia, ma anche un grande albero che dalle comuni radici ha dato vita a ramificazioni differenti, è un viaggio attraverso mondi e culture differenti, ritmi e movimenti che parlano alla nostra pancia, un viaggio nel femminile, ma soprattutto nella comunicazione, nel linguaggio che connette al di là delle differenze e che si esprime senza bisogno di parole.
Nella danza nessuno è solo e la danza sa aspettare, se siete curiosi di scoprire una nuova lingua, nuove parole, un nuovo modo di stare insieme e di comunicare non vi resta che provare o…aspettare il prossimo Roma Tribal Meeting!