Lezione di canto
Lezione di canto punto e accapo.
Certo nella mia mente torna e ritorna questa frase e mi si apre un mondo di immagini. Da dove cominciare? Forse dal punto di vista degli studenti speranzosi alla ricerca di un insegnamento che possa spiegare loro i segreti del canto lirico.
Ragazzi che inseguono un sogno, che provano e riprovano un acuto e un passaggio.
Docenti che si susseguono a docenti, a volte si improvvisano maestri di canto senza aver mai calcato un palcoscenico e trattengono con illusioni il discente carpendo la buona fede.
Ho visto tanti insegnanti prodigarsi per trasmettere le loro conoscenze dal punto di vista interpretativo e tecnico e ho visto anche presunzione e sfruttamento per fini commerciali.
Nei siti web “specializzati” leggo di cantanti che organizzano master di canto lirico.
“Vengino signori venghino! Ho la formula magica!”
Pochissimi sono i corsi dove il docente ha provata esperienza nel campo dell’insegnamento e prima ancora della professione.
L’esperienza del teatro con direttori d’orchestra di chiara fama e produzioni con colleghi artisti di spessore internazionale sono sicuramente una garanzia di successo e di professionalità.
Nell’intricato mondo delle Accademie e dei corsi di canto districarsi tra gli imbonitori è un percorso rischioso e complesso.
Ho visto ragazzi cambiare di volta in volta docenti nella speranza di imparare qualcosa di diverso, provare a risolvere i propri problemi tecnici con un paio di lezioni.
Ho visto viaggi della speranza con il conseguente dispendio di energie e denaro per rincorrere una chimera.
Ma per fortuna ho assistito anche a lezioni di canto.
Solo chi ama davvero il canto e ha lavorato nota sopra nota sulla tecnica dell’emissione può trasmettere.
Si canta in un modo solo: con l’anima e con la voce.
Una voce che nasce dal di dentro e che proietta il suono verso l’alto.
Una voce che timbra e pronuncia ogni vocale, ogni consolante, ogni nota
Senza allagare i suoni, senza compiacimento del proprio registro vocale, soltanto con un buon esercizio di respirazione.
Ecco! Forse è là il segreto! Saper respirare e mettere i suoni uno dietro l’altro anzi dentro l’altro, e come un fiume in piena, quasi senza accorgersene, le frasi e le note si espandono nell’aria.
O forse il segreto è capire che si è nella giusta strada quando non si prova fatica .
Ma forse il segreto vero sta nel trovare l’insegnante che con duro lavoro e senza fretta costruisce un mattone sopra l’altro senza dare illusioni.