Pannonica, la baronessa del jazz sale sul TRAM
Al Teatro TRAM di Napoli è in scena “Pannonica, la baronessa del jazz”.
È una piacevolissima serata di primavera e per le vie del Centro Storico c’è una moltitudine incredibile di vite che si mischiano e si rimescolano godendo della temperatura dolce. Nel cuore delle strade più antiche di Napoli, in via Port’Alba c’è poi una piccola ma grande realtà che si chiama TRAM (Teatro Ricerca Arte Musica) che in questo weekend sarà riempito da chi vuole fare un’esperienza innovativa, da chi ama vedere, ascoltare, commuoversi, ridere, riflettere. Eh sì, perché Pannonica, scritto e diretto da Michela Ascione, è tutto questo ma anche di più. È uno spettacolo, ma è anche un piacevolissimo concerto jazz e fa nulla se il jazz non è il vostro genere musicale preferito. Ben presto si capirà che la musica non serve alle orecchie ma al cuore e alla mente, poiché diventa essa stessa un mezzo sul quale viaggiare verso isole e mete lontane. Una eccezionale Veronica D’Elia dà vita ad un racconto dove si ripercorre quella che fu la vita, vissuta come ogni vita dovrebbe essere vissuta, di Pannonica Rothschild de Koenigswarter, detta Nica. Una vita vissuta col piede sull’acceleratore di una Bentley ma rigorosamente con i tacchi a spillo. Nica non fa nulla per nascondere la sua ricchezza ed è proprio grazie ai soldi, da lei tanto odiati, che riuscirà a salvarsi in tantissime occasioni.
Se poteste esprimere tre desideri, quali sarebbero?
Nica aveva tutto, Nica non aveva niente. Aveva soldi, bellezza, solidità familiare ma le bastò ascoltare un pezzo jazz per capire che tutto ciò che voleva era ritornar farfalla. Veronica accompagnata dal trio composto da Giulio Martino, Alessandro Castiglione, Ilaria Capalbo ripercorre la sua favolosa storia, fatta di turbinii infiniti, di cadute e risalite, raccontandoci l’amore che essa provava per la musica e per il suo pupillo Monk in quanto lui è esso stesso MUSICA. La scrittura di Michela è fluida, coinvolgente, emozionante e Veronica la porta in scena in maniera egregia e puntuale. Le brillano gli occhi quando c’è da farli brillare e la sua voce diventa greve e cupa durante il periodo buio dell’esistenza di Pannonica. Uno spettacolo ricco di spunti di riflessione, di armonie e voluttuosità e che di certo non lascia indifferenti gli spettatori.
Non perdete stasera la replica alle 21.
Qui tutte le info per prenotare.