L’ultima eclissi al Pozzo e pendolo
C’è una sala scura e in quella sala scura c’è una donna. Questa donna ha una storia da raccontare. Ci racconterà la storia di una eclissi. La donna si chiama Dolores Claiborne e no, miei cari, non ha ucciso Vera Donovan. Sì, Vera era una vecchia insopportabile e meschina dittatrice. Ma non è stata lei ad ucciderla. La donna siede su una sedia, ha vicino una bottiglia alla quale di tanto in tanto chiederà aiuto. È lì per affrontare un lungo interrogatorio alla presenza dell’investigatore Mackey che ha sete di verità. L’ispettore Mackey vuole la verità? E Dolores Claiborne gliela dà. Eccome se se gliela darà.
Per raccontarvi ciò che ho visto al Pozzo e il pendolo di Napoli partirò dalla fine. Partirò dagli applausi fatti a piene mani per la straordinaria prestazione di Rosaria De Cicco. Un’attrice incredibile che in un’ora e mezza di monologo ha saputo mantenere alta la soglia dell’attenzione, facendo vivere al pubblico attonito e silenzioso un groviglio di emozioni. Il mio accompagnatore ha gli occhi lucidi ed io un groppo alla gola. Ora, che io abbia un groppo alla gola ci può stare in quanto sicuramente molto sensibile agli argomenti trattati, ma che la De Cicco abbia fatto venire gli occhi lucidi ad un uomo è una grande vittoria per un’attrice. E la mia fine riguarda anche proprio la protagonista. Rosaria ha avuto un picco di popolarità (non di bravura) grazie ad un personaggio comico molto famoso in TV. Ebbene, quando un’attrice riesce a scollarsi di dosso l’etichetta di macchietta comica conosciuta ai più, calandosi in un personaggio difficile e complesso, tenendo la scena in tutto e per tutto, risultando credibile e penetrante, si può dire che essa sia davvero un’attrice con la A maiuscola. Tutti quelli infatti che hanno avuto grande fama da attori molto comici fanno decisamente fatica nei ruoli drammatici mancando spesso di quel pizzico di tristezza negli occhi giusta che serve ad essere presi sul serio. Tra la fine e l’inizio c’è una storia avvincente, scritta da Stephen King, uno dei più bravi scrittori di gialli e noir.
Una storia affascinate, contorta, crudele, da crampi allo stomaco, che farà piangere, ridere e commuovere nel giro di pochi minuti. Una storia di una eclissi che fa tenere il naso all’insù ma i piedi per terra.
Un meritato applauso va anche a tutto lo staff dello spettacolo, in particolar modo al gioco di luci molto aguzzo e scaltro.
scene Elio Rivera
musiche Julius&Amy
disegno luci Sebastiano Cautiero
adattamento e regia Annamaria Russo
Uno spettacolo da non perdere assolutamente.
Ph dal web
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