Tazzecafè, aroma di Napoli
Sono partita così, solo per raffreddare e diluire la mia amata e odiata quotidianità. Un motivo lo troverò per caso – mi sono detta – nel mezzo di qualcosa quando meno me lo aspetto, come spesso accade in questa adorabile folle vita. Il pretesto invece sono sempre gli amici, quelli che non importa se li conosci da dieci anni o due mesi, perché basta averne incrociato il volto a pieno sguardo profondo per alcuni minuti in un rapidissimo scambio di eterna fiducia in passaggio rapido: che è il modo in cui le affinità elettive girano per il mondo con apparente casualità.
E con gli amici dunque inizia la mia evasione. In altre parole: sono sbarcata a Napoli da meno di due ore ed ho già preso tre caffè. Tutti offerti, naturalmente. Perché se hai un amico a Napoli che ti offre un caffè, Non-Puoi-Mica-Rifiutare! Il caffè, come l’amicizia, è un irrinunciabile, energetico, profumato pretesto: è fare quattro chiacchiere dal gusto buono, familiarità. È accoglienza. E al Sud di accoglienza se ne intendono.
Amici e caffè e il gioco è fatto! Tazzecafè è anche il nome del B&B in cui dormirò, scelto per comodità perché è proprio di fronte agli imbarchi del porto e a due passi dalla fermata della metropolitana Università, il che mi consentirà di girare facilmente a piedi per il centro storico. In effetti però chiamarlo Bed&Breakfast è riduttivo, perché è in realtà un appartamentino che può comodamente accogliere da due a sei ospiti – o quasi sette, contando un’eventuale culla – in tre ambienti differenti. Ideale per questa mia vacanza partenopea in cui mi aspetto solo di trovare relax e tempo per gli amici, ma anche per quando (prestissimo!) tornerò qui con la mia famiglia.
Il profumo del caffè si respira già appena entrati nella prima camera, e lo sguardo viene subito attratto dalla freschezza e bellezza del fiore che sta accanto a due freschissime e bellissime sfogliatelle (che, com’è ovvio, mangio immediatamente!).
C’è un comodo spazio attrezzato con tutto il necessario per cucinare un buon piatto di pasta al pomodoro, ingredienti inclusi, il che mi tornerà utile proprio oggi che, dopo tanti anni, incontrerò di nuovo la mia vecchia compagna di liceo con cui abbiamo così tanto da chiacchierare che qualsiasi luogo pubblico sarebbe inadatto.
Ci piazzeremo di là in soggiorno sul divano, apriremo una delle bottiglie scegliendola dalla cantinetta a disposizione e racconteremo di noi, di progetti e ipotesi, ma anche di pensieri estemporanei e senza senso, che andranno giù proprio fluidi e appaganti come un buon bicchiere di vino. Stasera terremo il ritmo che più ci sta comodo, senza forzature, ci capiremo al volo, come la musica che dal mio cellulare raggiunge quel minuscolo amplificatore Bluetooth che stava lì disponibile sullo scaffale proprio per noi e da lì si diffonde e accompagna il tempo. La musica, come l’amicizia, muove le corde di ciò che non riusciremmo ad esprimere da soli.
Questo posto sa di casa e di leggerezza. Persino la brasiliana sulla parete sembra che stia lavorando mentre danza, mentre due amanti sulla parete di fronte si stringono sotto un ombrelluccio. Come a dire: “Forza, su, non è sempre tutto semplice… ma non siamo forse qui per amarci, danzare e sorridere?“. Adesso sono arrivati anche gli altri e la stanza risuona di voci a diverse frequenza di risate. Dopo cento chiacchiere e dopo aver visto un film, ci siamo messi a giocare a Taboo, proprio come degli adolescenti. Che meraviglia giocare! Lo avevo dimenticato…
In un attimo sono già le tre di notte, per quel miracolo che accade quando il tempo si fa leggero e vola, e tu stai talmente bene che non ci fai neanche caso. Loro vanno già via, ma non le risate che ci siamo regalati. Quelle me le riporto a casa, quelle sono il motivo che cercavo. Ora mi concederò una lunga doccia e andrò nell’accogliente e curata camera al piano di sopra, mi stenderò col cuore carico di bei pensieri e, per una volta, senza temere lo spazio vuoto nel lettone.
Domattina mi aspetta una meravigliosa camminata per l’immenso e ricchissimo centro storico di Napoli, non prima di aver consumato il primo caffè qui, che è semplice da fare perché c’è una macchina a cialde Amoy che si potrebbe usare anche ad occhi chiusi. Credo che la mia ‘ricerca del senso e del motivo del giorno’ partirà dalla buona colazione qui al B&B e dal caffè che offrirò alle amiche che stanno per raggiungermi. Il cibo, come l’amicizia, nutre e conforta. Insomma, è appena mattina e sono già al secondo caffè… anche stavolta offerto. E chiacchiero, e sorrido. Ma non ero partita da sola?
Fotografie di Alessandra Farinelli
B&B Tazzecafè – Aroma di Napoli
via dei Chiavettieri al Porto, 49