Fast food
Novecentonovantotto euro. Ci chiamano generazione mille euro ma io quattro cifre in busta paga non le ho viste proprio mai. C’è puzza di frittura, del fritto di una vita intera; un neon così freddo che non sfigurerebbe in sala operatoria illumina da sopra l’ambiente. Ogni tanto con un ronzio sbatte le palpebre e lampeggia tre volte. Scopro con meraviglia che le piastrelle dietro la friggitrice sono bianchissime, ma proprio come nuove, se solo si toglie via l’unto, e per levarlo ci vogliono tre passate, perché quello si oppone venendo via con grande attrito e lasciando dietro di sé strisce lunghe e strette che sbiadiscono e hanno la coda. Intanto il dito brucia e pulsa. Lo sgrassante è finito sulla ferita dove mi son tagliata ieri, superando i guanti gialli, ‘sta roba chimica entra veramente dappertutto. Nel naso l’odore pungente d’ammoniaca e quello grasso d’olio fritto si mischiano formando un cocktail inusitato, come quelle coppie strampalate con lui altissimo e lei bassissima o viceversa, che non c’azzeccano però contro ogni pronostico stanno bene insieme e magari si sposano e vivono felici.
Passa il camion della spazzatura con tutto il suo frastuono e lo sfrigore e caos di muscoli e metalli. La spazzatura non merita carezze, è roba rustica, da sbattere forte come una puttana. Per questo non smette di gridare mentre l’afferro per il collo e la scaravento dentro al furgone. Forse gli piace, essere buttata via.
La spazzatura non merita carezze, è roba rustica, da sbattere forte come una puttana
Il mocio assume toni color ocra sul pavimento bianco, e non c’è acqua ormai che possa lavarlo via. Mi chiedo potendo scegliere come si possa venire a mangiare in questo posto.
Il bagno è inagibile da un anno almeno. C’è scritto guasto ma non è vero, però questo basta per tenerlo mezzo pulito, e a chi domanda di usarlo diciamo di andare in quello della stazione. Cinque anni fa ci ho fatto dentro l’amore con un direttore sposato che se ne sarebbe andato tre mesi dopo.
Mi cambio d’abito sollevata dalla fine del turno, che domani sono pure libera. Poso in ufficio una domanda di ferie; soggiaccio l’ultima volta per questo mese all’umiliazione del cartellino. Fuori c’è il solito drogato che mi chiederà un euro. Gliene do uno al giorno da sette anni. Fanno più di duemilacinquecento euro. Domani già non si ricorderà più di me.
Si chiama Fabio, proprio come il mio direttore sposato. Ma a lui voglio più bene.
mm
Mi chiamo Alì e da bambino volevo fare il pugile. Quando arrivato qui io ho detto a me poco poco lavoro Alì poi vai palestra e diventi campione. Stiamo fra l’università e la stazione, con me c’è Chan, poi Irina, poi nuovo capo che ha preso posto di Fabio che sbatteva tutte le cameriere di qui dentro, poi c’è quella italiana, la strana donna che butta immondizia e non parla mai. Suo spruzzo di detergente puzza fino alla gola, così mastico mandorle tutto giorno mentre friggo. Ieri lei tagliato dito con coltello.
Qui vengono tanti studenti e siedono a parlare. Non mi sfugge una parola a me. Esami trenta professori diritto storia. Imparo io. Economia politica diritto costetusionale romano, Alì due patate al tre. Triennale prenotazione appello. Sono tutte bellissime parole, io non conosco cosa vuole dire ma imparo.
mastico mandorle tutto giorno mentre friggo
Studente Piero ride e offre me sigarette, ogni martedì. Lui innamorato gazzella Marta, ma lei siede sempre con studente Mario. Io dice lui tu porta un fiore, lui paura di un no così io aiuta. Io porta fiore di patatine fritte nel piatto a Marta e dice questo manda Piero. Gazzella sorride e lui felice. Forse ora studia insieme.
Io torna lavoro e frigge, Chan urla, Irina rompe piatto, si fa sera. Io trova chiavi di auto su pavimento e conserva per domani, qualcuno torna a prendere. Statistica commercio mediavoti. Io ripete e saluta italiana sempre incazzata, lei spruzza disinfettante io esce va a casa. Stasera io regala panino a Fabio steso fuori negozio, lui droga fa male e mangia poco.
Poi io a casa fa pugni con Mohamed ma solo per finta, io non fa male a mio fratello, io forse un giorno diventa grande pugile e intanto impara parole nuove. Insciallah.
fm