Queen at the Opera, la sinfonica sposa il rock
You got mud on yo’ face
You big disgrace
Kickin’ your can all over the place
Singin’
We will we will rock you
We will we will rock you
(Queen, we will rock you)
La voce è potente e grintosa, la musica in sala esplode in un boato coordinato e armonico di strumenti. Artisti tra il pubblico, ma siamo in un teatro. Non eravamo pronti a questo.
Mama, just killed a man,
Put a gun against his head,
Pulled my trigger, now he’s dead.
Mama, life had just begun,
But now I’ve gone and thrown it all away.
(Queen, Bohemian Rhapsody)
Queen at the Opera non è solo un magnifico omaggio al più grande gruppo britannico di tutti i tempi. Queen at the Opera ribalta gli schemi, azzera e ricostruisce, abbatte i muri e le quarte pareti. Porta il rock a teatro con un format inedito e coinvolgente, osando oltre e oltre andando, dove altri si sarebbero fermati per l’anacronistico e male interpretato senso di rispetto per il proscenio, per quel comune e ipocrita sentire che vuole che no, a Teatro il rock non possa entrare.
No time for losers
Cause we are the Champions
Of the Wordl
(Queen, We are the Champions)
I Queen, poi, non sono solo un gruppo. Sono la storia del rock. Un mito, monumento artistico al quale non ci si può accostare senza umiltà. Ma l’intento di Roberta Orrù, Luca Marconi, Jordan Trey e Federica Buda – già noti al pubblico per “Notre dame de Paris“, “The voice“, “Roma Opera Musical” – non è quello di scimmiottare Freddie Mercury, imitare il ritmo di Brian May, o confrontarsi con John Deacon e Roger Taylor.
È piuttosto quello di arricchirne la produzione con sonorità nuove e stili diversi; e accostando la musica sinfonica al rock, in un contrasto stridente solo in apparenza, l’esperimento può dirsi più che riuscito, grazie alla presenza sul palco delle corde vibranti e dei fiati infaticabili di oltre cinquanta straordinari performer.
Una commistione di generi raccomandabile anche per altri esperimenti musicali, che nel frangente permette di rivivere i classici intramontabili dei Queen con sonorità nuove e diverse e entusiasmanti, immerse in uno spettacolare visual show. Provare per credere.
Abbiamo visto
Queen at the Opera
al Teatro Bellini di Napoli
Direzione artistica Simone Scorcelletti
in collaborazione con il M° Giacomo Vitullo
Direttore d’orchestra M° Luca Bagagli