Quando il teatro si fa bordello: Dignità autonome di prostituzione
Luciano Melchionna è un genio. E quando uno è genio, è genio; c’è poco da fare. Luciano Melchionna è un genio ed è anche il regista di “Dignità Autonome di Prostituzione“, format teatrale coprodotto con Betta Cianchini.
Il regista negli altri spettacoli è difficile che si veda, è sempre nascosto bene, in qualche punto remoto del teatro. Invece lui, a metà tra uno zingaro e un poeta, lo vedi ballare e cantare in mezzo alla gente e quando riesci ad incontrare il suo sguardo, non puoi fare altro che dire: “Tu sei un genio!”.
E poi ci sono loro: le prostitute. Dignitose. Ti si strusciano vicino, rigorosamente in vestaglia o abiti succinti, ma con dignità. Loro non si svendono, si vendono al miglior offerente. Il loro è un lavoro difficile. Devono conquistarti, devono convincerti che come “la danno loro, non la da nessuno“. E poi c’è il Teatro Bellini, anzi il Bordello Bellini, di rosso vestito. Ma andiamo con ordine. Tutto ciò che ti aspetti di fare in teatro non lo farai. Non ti siederai in poltrona, non sarai educato, non sarai al buio. Non ci sarà un intervallo, e non ci sarà una storia fissa da seguire. Non ci saranno attori che recitano sul palco, ma il palco verrà cercato di volta in volta, sia esso una soffitta, uno scantinato o uno studio, non ha importanza.
Tutto ciò che ti aspetti di fare in teatro non lo farai. Non ti siederai in poltrona, non sarai educato, non sarai al buio. Non ci sarà un intervallo, e non ci sarà una storia fissa da seguire.
I dollarini meglio spesi della mia vita.
Mi hanno accompagnata nelle loro stanzette, per darmi la “pillolina di piacere“…un piacere che nasce da un monologo, intimo, privato, diretto, occhi negli occhi. Mille emozioni, mille sensazioni. Paura, imbarazzo, amarezza, allegria, leggerezza, e poi di nuovo ansia, angoscia, e poi stupore e euforia.
Se le emozioni sono forti e si viene stremati da cotanta bellezza e dignità, ci si può fermare ascoltando voci meravigliose cantare, accompagnate da maitresse travestite brave quanto concertiste. Altrimenti si prosegue a prendere pilloline.
E poi c’è il gran finale…un’ orgia di suoni, balli e gente che si libera, di maschere pesanti e si mischia nella folla. In quel momento ti viene in mente che vorresti abbracciare e baciare tutti i tuoi compagni di viaggio, gay, lesbiche, trans, etero. Non importa. Cosa cambia.
E con gli occhi riempiti di arte e bellezza pensi: “Luciano Melchionna TU-SEI-UN-GENIO”.
Loro la danno fino al 9 febbraio 2014 (non gratis), venitela a prendere!
DADP – DIGNITA’ AUTONOME DI PROSTITUZIONE: info e biglietti qui