Vivosa Apulia Resort, lo stress è solo un brutto ricordo
Senti anche tu questo profumo?
Saranno anche particolari, e pure in effetti lo sono, ma il profumo che si sente entrando in una camera d’albergo è una cosa importante. È parte integrante dell’accoglienza, insieme a tanti altri minuscoli dettagli. La musica in sottofondo, la diffusione delle luci, la sensazione di pulizia. Di solito queste minuzie stanno sullo sfondo; si mischiano le une alle altre, senza emergere. È la loro mancanza più spesso a farsi notare, che non la loro presenza. Ma in questo caso era diverso. Quell’aroma che incombeva nell’aria aveva una personalità troppo spiccata per lasciare indifferenti.
Lo senti anche tu?
Fico del Mediterraneo. Uno di quei profumi che inducono sinestesie, che a sentirlo ti pare di vedere le fronde mosse dal vento, udire il canto dei gabbiani e percepire il vento fresco della sera, quello che fa accapponare la pelle.
Siamo appena entrati nella nostra camera al Vivosa Apulia Resort di Marina di Ugento, provincia di Lecce. Un nome che è un destino, per questa immensa struttura immersa nel cuore geografico del Salento, che mantiene la promessa fatta di far vivere l’emozione di una vacanza antistress.
I bambini potrete salutarli. Per loro ci sono piscine dedicate e un programma di animazione intenso ma non asfissiante, che farà della loro vacanza un’avventura indimenticabile. Tra tuffi e schizzi, acquascivoli, calcetto, percorsi avventura, stage di recitazione e mille altre attività avrete l’onore di rivederli, se lo vorrete, solo a pranzo e cena.
Ma anche gli adulti potranno (scegliere di?) salutarsi. Le piscine sono tutte grandissime, e offrono comodità tali da risultare persino imbarazzanti. Le sdraio in acciaio immerse in acqua e dotate di idromassaggio sono talmente invitanti da diventare uno dei primi appuntamenti della mattina. Ma potreste anche perdervi nella Spa della quale è dotata la struttura, tra sauna e bagno turco, o appartarvi nella piscina privata e godere della sensazione di piena esclusività che vi circonda.
Sarà più facile incontrarsi al bar, dove anche i più spilorci in città si scopriranno munifici in vacanza, e faranno a gara a offrire per tutti: è il bello della formula all inclusive, e dall’acqua al caffè, dal cocktail in piscina all’aperitivo serale nulla vi sarà negato, di sobrio o d’alcolico, di secco o di passito. Poche cose sono antistress come un trattamento all inclusive.
Il capitolo gastronomia meriterebbe una trattazione separata: mai ci è capitato di vedere in precedenza un buffet talmente ampio e ricco, ed è stato stupefacente constatarne la freschezza e la varietà, specie considerando che al Vivosa Apulia Resort si sfamano a colazione, pranzo e cena migliaia di ospiti sempre affamatissimi, con decine e decine di preparazioni pregevoli per gusto e varietà.
Notevolissimo lo spazio dedicato all’alimentazione bio e salutista, che comprendeva anche specie di selezionate (e costose) sementi, così come non dovranno avere timore celiaci e vegani di restar digiuni: l’offerta è ampia, e include e prevede anche le loro esigenze. Ce n’è davvero per tutti, in grandissima quantità e varietà. E la qualità, che di solito annovera la quantità tra i nemici più acerrimi, questa volta cede il passo: al Vivosa Apulia Resort si mangia obiettivamente molto bene.
C’è un file rouge, un senso sotteso dovunque si volti lo sguardo in Vivosa. Un rapporto con la natura che non è fatto di affettato rispetto, giusto perché è di moda e sfruttandolo si può aumentare il prezzo della permanenza. La parolina magica di solito è bio: basta pronunciarla per far lievitare i conti in alberghi e ristoranti.
Gli ambienti esterni sono trattati con cura maniacale, il ristorante offre a man bassa prodotti salutistici, e sopra ogni tavolo troverete una piantina differente. Una presenza costante che ti ricorda con discrezione che la natura è lì con te. Ai bambini è offerta in dono una piantina da far crescere a casa; una piccola confezione che contiene la magia della vita vegetale e la meraviglia di vederla crescere giorno dopo giorno. Chiamatelo marketing, se proprio volete. Ma ecco, se c’è un modo migliore di fare marketing, al Vivosa Apulia Resort hanno capito come farlo.
Sul personale non c’è nulla da obiettare. Sorrisi profondi e sincere gentilezze sono all’ordine del giorno, ed è sorprendente la capacità diffusa di anticipare i bisogni e le esigenze. Niente di affettato, nessuna fasulla riverenza. Non ci si sente clienti paganti, ma ospiti graditi. Siete un po’ perplessi e apparite disorientati, magari come quando all’inizio del soggiorno non si sa bene come tornare in camera? Qualcuno allora vi chiederà se può aiutarvi, e vi darà le indicazioni necessarie. State cercando la Spa? Qualcun altro, non sollecitato, ve la indicherà al primo segno di sbandamento. Non sapete che ore sono e siete senza orologio? Arriverà una ragazza simpatica a dirvi l’ora, scambiando con voi quelle due chiacchiere in più che ti fanno sentire a casa. Così, come per magia.
Scherzi a parte, di sicuro il personale è davvero impeccabile, e l’hotel manager non può che andarne orgoglioso.
Ho conosciuto Ahmed per caso, mi ha dato uno strappo fino al parcheggio a bordo della sua vetturina elettrica mentre l’aria della sera si riempiva di taranta. La natura che ti circonda e lo stile del luogo non tollererebbero motori a scoppio. Guida veloce, Ahmed, e mi dice che non potrebbe ma la sera nessuno lo vede, e allora si diverte alla guida, con la bezza che gonfia il lino della camicia. Nei suoi occhi profondi e nerissimi c’è il vento del deserto che gli ha dato i natali. Non avrà avuto neanche vent’anni, e quel passaggio nemmeno avrebbe potuto darmelo. È stata una gratuita gentilezza, a rischio anche di una cazziata del suo capo. Mi disse che a giorni sarebbero arrivati tre pullman pieni zeppi di turisti. Una stagione pesante, tanto lavoro. Conosco le condizioni medie di questi lavoratori.
– Ma hai un giorno libero? – Gli chiedo.
– Certamente, il mio giorno è il giovedì. Ma spesso capita di averne anche due.
– Si lavora bene, quindi.
– Come no, si lavora bene, sono molto contento di stare qui.
Il rispetto degli ospiti passa anche dal rispetto del personale. Complimenti, Vivosa. La testimonianza di Ahmed vi pone ai vertici del buon management alberghiero, specie in una terra sfruttata come quella di Puglia. Ma non cercate di capire chi sia Ahmed: l’incontro è vero, il nome frutto di fantasia.
Andate al Vivosa Apulia Resort: sarà una vacanza indimenticabile.
Siamo stati al Vivosa Apulia Resort di Marina di Ugento (LE)
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La redazione ringrazia Mariangela Giannuzzi