Vittime e carnefici
Nei sentimenti tendiamo sempre, istintivamente, a stare dalla parte delle cosiddette vittime. Di chi ama ancora intensamente ma non viene più ricambiato allo stesso modo. Eppure, anche i “carnefici” non se la passano affatto bene. A volte causano la fine di un amore in cui hanno messo il meglio di se stessi, in cui hanno creduto disperatamente, come fosse il loro estremo appiglio alla vita. E alla fine non possono prendersela con nessuno. Sono condannati a portarsi dietro il peso di essere stati carnefici di quell’amore, di averlo elevato fino alle vette più alte dello Sturm Und Drang e poi di non essere stati capaci di resistere alle intemperie atmosferiche, lassù in cima. La vittima ne soffre. Il carnefice è artefice del suo stesso disincanto e della sua disillusione, esposto al rischio di perenni rimorsi e sensi di colpa: non lo invidio