Al ristorante Il Refettorio, l’anima si nutre
C’è un posto in cui lo spazio e il tempo si dilatano. C’è un posto in cui l’orizzonte ti appare come qualcosa di concreto e tangibile. C’è un posto in cui i profumi e i sapori ti riempiono gli occhi, il cuore e il corpo. Questo posto è un piccolo pezzo di Paradiso incastonato tra le rocce di Conca dei Marini. Questo posto è Il Refettorio, ristorante del Monastero di Santa Rosa Hotel & Spa. A dirigere la grande orchestra che ci farà vibrare le corde del palato è lo Chef Christoph Bob che con le sue mani sapienti rende sensuali e mistiche le nostre esperienze. Su una terrazza a picco sul mare, la mente si libera dei pensieri pesanti, le narici si allargano per contenere nuovi odori e le pupille si dilatano per lasciare spazio alla luce di una candela. I sapori che lo chef ci propone non sono mai banali, pur conservando una propria identità sono trasformati e prendono nuova vita.
Si comincia con dell’olio extravergine di oliva che viene versato in una deliziosa vaschetta dove intingeremo del pane, anche questo opera di una ricerca maniacale per gli abbinamenti e consistenze. Ho la fortuna di stringere la mano a quest’uomo brillante che ha fatto di questo mestiere sì faticoso una vera e propria arte. Il menù che ci viene proposto dopo un notevole Spritz ai frutti di bosco è lussurioso ma elegante, ricercato e particolare, di certo mai banale, ciò che traspare infatti in ogni portata è la superba maestria sviluppata in veri quadri d’autore. Gustiamo, valutando caratteristiche organolettiche eccellenti diversi antipasti, primi sopraffini, tra i quali un risotto straordinario, secondi strutturati e ben calibrati, una carrellata di dolci che sceglierne uno è fare torto (da applausi però il tortino agli agrumi dal cuore caldo): perle rare in una già meravigliosa cena, il tutto enfatizzato da un cambio vini di estrema qualità.
Si va via carichi di emozione per ciò che si provato, godendo dello spettacolo dato dal panorama mozzafiato e di ciò che si è assaporato, destreggiandosi tra aromi, profumi e poesia.
E la luna è solo una grande meringa sospesa nel cielo che resta lì, in attesa del nostro ritorno.
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