Sixto Rodriguez – I wonder
Oggi non vi tempesterò la mente con le mie più o meno condivisibili elucubrazioni mentali. No. Oggi vi racconto una storia. Una bella storia. E qualcuno dirà: una storia inventata, allora. No, infingardo. Questa è una storia vera. Bella e vera.
Il Sixto Rodriguez di cui ascoltate la canzone nell’odierno appuntamento di RadioFus nasce a Detroit nel 1942 e come altri della sua generazione tenta di guadagnarsi da vivere strimpellando e cantando il vento del cambiamento. Buona la chitarra, buona la metrica, importanti le tematiche sociali di cui tratta, ma Bob Dylan e Neil Young sono un’altra cosa e Sixto dopo due album pressoché invenduti si deve reinventare operaio e abbandonare le velleità artistiche.
Gli anni passano e il mondo è in via di globalizzazione. La musica di Sixto, il come e il perché sono ad oggi sconosciuti, arriva nel lontano Sudafrica. Di cassetta in cassetta, di autoradio in stereo, le sue canzoni divengono simbolo della lotta contro l’apartheid. Nel breve volgere di qualche anno il successo è strepitoso. Rodriguez è una leggenda. Un’icona. Al pari di Bob Dylan e Neil Young, appunto.
Ma lui è a conoscenza di questo clamoroso successo? Macché, il nostro se ne sta a Detroit a spaccarsi la schiena in fabbrica e sognare platee stracolme che il destino non gli ha voluto riservare. In Sudafrica nessuno ha idea di chi sia veramente questo Rodriguez. Si diffondono le notizie più strampalate: che sia morto suicida, di overdose, che abbia scritto le canzoni in carcere.
E poi arriva l’internet, che non sempre è cosa brutta e cattiva. Alcuni fan sudafricani creano un sito a lui dedicato nella speranza di rintracciare notizie del loro idolo. E questo sito in una fredda (che fosse fredda l’ho inventato io, lo ammetto) giornata del 1997 capita sul laptop della figlia di Rodriguez. A cui si apre un mondo, quasi come Colombo dinnanzi all’isola di Hispaniola. Con la differenza che la figlia di Rodriguez non ci pensa su due volte e di questo nuovo mondo coglie tutte le opportunità.
A cinquanta e passa anni Rodriguez si prende il successo che avrebbe meritato a venti. Un successo che non si limita alla terra del buon Mandela: i suoi CD vengono ristampati, apprezzati, forse anche illegalmente duplicati.
È una storia vera. Ma non pensiate che il sottoscritto ci faccia la morale sopra.
È successo una volta, non capiterà più.
Buona fortuna a voi che tentate.