Un salto nel mondo degli YouTubers #0
Riassunto delle (inesistenti) puntate precedenti: partiamo dal fatto che non sono mai stata una fanatica della televisione, che la visione su schermi in generale mi distrae ma mi scivola anche un po’ addosso. Non per niente, l’idea dello schermo dovrebbe essere un po’ quella. Quando poi ho iniziato a sentir parlare di web-series e YouTubers, all’inizio ero impermeabile anche a quelli: lasciavo cadere l’attenzione non appena li si nominava, tanto non erano il mio campo. È quando ho lasciato casa dei miei genitori che ho capito a cosa serve la tv e perché quando si passa dall’essere studenti all’essere lavoratori la si piazza in sala da pranzo. Sentir parlare di feriti e morti in guerra mentre ci si ciba è quanto di più sgradevole, eppure la somministrazione di aggiornamenti sul pianeta avviene passivamente perlopiù in quel frangente perché non ci sarebbe modo di farlo altrimenti o in altri momenti. La cosa però va avanti un mese, due, poi la tivù mi annoia, un tg al giorno mi basta e mi avanza e se alla sera non ci sono coinquilini con cui fare due chiacchiere ho riesumato la vocina che mi proponeva il vasto universo degli YouTubers.
Fine del riassunto: siamo al presente. Devo ammettere che ci è voluto un bel po’ di tempo a stilare la mia lista di YouTubers “di fiducia” partendo da zero. È come chi non abbia mai avuto cd né mp3 né addirittura mai ascoltato una radio: non sapevo cosa cercare. Ho provato a chiedere aiuto a Google con frasi come “Youtube canali interessanti”, “Video culturali su youtube”, ma su un punto ero ferma: non cercavo documentari. Non volevo una replica di ciò che mi propinava la televisione, cercavo contenuti freschi, fatti da e pensati per i giovani, qualcosa in cui anche una allergica alla passività degli schermi potesse identificarsi. Ce ne ho messo di tempo, ma a fine 2016 posso dire di aver trovato una manciata di ragazzi in gamba con idee interessanti e infinita voglia di condividerle con il popolo del web a cui mi sono aggregata. Questa piccola sottosezione de “La Grasse Matinée” parlerà proprio di loro: gli YouTubers che hanno passato la Khalil–selezione e che seguo. Ma non pedissequamente. Insomma resta sempre il fatto, di cui sopra, del tempo, del lavoro, della tivù o pc in sala da pranzo e via dicendo.
La prossima settimana, quindi, dedicherò un articolo agli YouTubers che ho personalmente preferito, mentre quella ancora seguente citerò alcuni personaggi eclettici un po’ più controversi ma che comunque si sono guadagnati un pezzetto della mia stima. Non andrò ad impelagarmi in questioni più complesse concernenti le cricche che si creano su YouTube come ovunque, i rimpalli, gli affronti e gli scontri: quelli li lascio nel cumulo di fumo che non volevo affrontare sin dall’inizio, insieme ai battibecchi da Uomini e Donne e via dicendo.
Alla prossima!