Un tram chiamato desiderio è passato al Mercadante
Un tram chiamato desiderio, racconto celebre, film conosciutissimo, è stato messo in scena al Mercadante di Napoli.
Una platea da grandi occasioni, quella della prima accorsa ieri sera per il debutto di questo spettacolo brutale ed emozionante. Un Massimiliano Gallo in splendida forma divide il palco con una intensa Mascia Musi che deve confrontarsi e lo fa in maniera egregia con Vivien Leigh . Cristián Plana giovane regista cileno narra con forza e dinamismo la storia nota ai più: Blanche DuBois, francese di discendenza e proveniente da un piccolo paesino del Mississipi, dopo aver perso casa, parenti, amici, lavoro e sé stessa, prende il tram desiderio che la porterà dritta all’inferno, come se nell’inferno non ci fosse già dentro abbastanza, avvezza com’è all’alcol e al sesso.
Avevo sedici anni, quando feci la grande scoperta… l’amore. Tutto insieme e in un modo troppo totale. Fu come quando tutto d’un tratto si accende una luce accecante su un qualcosa che era sempre stato in penombra”
Schiava della sua facciata esteriore, degli anni che non ha più e delle vita che con lei si è dimostrata infame è ospite a casa della sorella Stella. Ma dire casa è fare un complimento. Blanche dovrà infatti spartire il giorno e la notte in una monocamera nella quale coesistono, bagno-cucina-stanza da letto-soggiorno e quattro amici del proprietario (tra i quali un convincente Cossia), ancor più volgari dello stesso.
La vita di Stella (perfetta in questo ruolo Giovanna Di Rauso) si rivela ben presto di infimo livello. Tra rutti e versi scimmieschi tiene in grembo un bambino, frutto dell’amore decisamente fisico per suo marito Stanley Kowalski, il polanese. Massimiliano che combatte contro il fantasma di Marlon Brando e non esce perdente. In lui la rozzezza, la meschinità, la volgarità, il sudore, la pelle, la violenza coesistono e persistono.
Si può dire che il capolavoro scritto da Tennessee Williams non viene affatto depauperato, bensì rivive ancora una volta grazie ad una nuova luce realistica e brutale, ampiamente ricercata dal regista, anche se mascherata da un paralume rosso. Con Blanche crolla il sogno americano della perfezione e della finzione e ci si imbatte nella realtà nuda e cruda; Blanche da inetta diventa Madonna sacrificale dal velo azzurro immacolato, e fa niente che è solo un’asciugamano usata per lo shampoo. Il sipario cala sulla storia e sui protagonisti e sono grandi applausi.
Potete vedere questo spettacolo fino all’11 Dicembre al Mercadante di Napoli.