Il piccolo principe, una favola per tutti
Tutti o quasi avranno letto Il piccolo principe. Ora c’è chi come me l’ha letto più di una volta. A dieci anni, quando ne avevo ventuno e qualche giorno fa, quando la carta di identità mi ricorda di averne trentasette. Portati bene però.
E qui viene il bello di questo libro di Antoine de Saint-Exupéry famoso nel mondo. Quando sei piccola, comprendi una parte della storia. Dai ragione al piccolo aviatore che disegna un serpente con la preda nello stomaco e davvero non capisci chi ci vede un cappello. Quando sei quasi adulto dici che sì anche tu hai una rosa speciale, e che farai di tutto per proteggerla perché lei è tanto bella.
Quando sei adulta oramai ami la volpe e il suo addomesticamento.
Per la prima volta invece l’ho visto al teatro. La compagnia del Teatro dell’Acquario/ Centro Rat di Cosenza ci prende e ci porta verso pianeti lontani e pecore chiuse all’interno di una scatola e lo fa all’interno de Il Teatro dei Piccoli di Napoli, nella giornata della tutela dei diritti dell’infanzia. La sala è gremita, per l’occasione c’è il sold out. Manine che si agitano, cappotti e giacche dei genitori piegati a far da cuscino per loro, risate e occhi luccicanti. La messinscena è assolutamente perfetta, si utilizzano “trucchi” da palco del teatro dei “grandi” per far vivere questa magica storia ai piccoli, anche se a goderne di più sono proprio gli adulti. Fondo scuro, che diventa traslucido, ma che si fa schermo quando c’è da far vedere i disegni, pupazzi animati, maschere, mimica, danza, luci calde e soffuse. Nel Piccolo Principe c’è davvero tutto, e questo tutto è usato con maestria da Dora Ricca che dirige un bravissimo Paolo Cutuli, il piccolo principe e il suo compagno di avventure, Francesco Aiello, l’aviatore.
Dopo più di un’ora passata a navigare tra asteroidi, su ognuno dei quali vive un personaggio strambo diverso che a modo suo lascia sempre uno spunto sul quale riflettere, è arrivato il momento di tornare sulla terra e fare tesoro di ciò di cui abbiamo goduto.
” Che cosa vuol dire “addomesticare?”
“È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…
“Creare dei legami?”
“Certo”, disse la volpe…
La Scena Sensibile
Il piccolo principe
da Antoine de Saint-Exupéry
adattamento teatrale, scene e regia Dora Ricca
con Paolo Cutuli, Francesco Aiello
luci e audio Eros Leale, Geppino Canonaco
produzione Teatro dell’Acquario/Centro RAT (Cosenza)
lingua italiano
durata 1h
Napoli, Teatro dei Piccoli, 20 novembre 2016
in scena dal 20 al 22 novembre 2016