Identici e Opposti
Identici e opposti danzano insieme senza toccarsi… senza vedersi, ma sanno di essere lì.
Era una sera d’inverno e credevo di essere solo quando una strana presenza… come un respiro… si aggiunse al mio nel silenzio.
D’improvviso una voce… Sembrava venire dalle mie labbra ma non ero io.
Non so chi tu sia ma so che ci sei.
Non ti conosco ma so che sei identico a me e a me opposto rispetto ad un vertice etereo che appartiene a entrambi.
Non puoi vedermi perché esiste un sottile confine tra noi, invalicabile.
Un magico punto che lega e separa. Non so chi tu sia ma so che ci sei
Raggiungerlo ci renderebbe liberi ma non siamo capaci di farlo.
So dove sei. Proprio al di là di quel punto.
Informe mistero senza spessore, inafferrabile.
Chi sei veramente?
Io sono il tuo opposto, l’altro da te.
Vivo laggiù nel profondo dell’essere tuo. Nella sostanza incorporea dell’emozione e del sogno.
Se potessimo guardarci negli occhi…
A proposito… come ti chiami? Io sono Alfa.
Io sono Beta… non mi ero mai accorto di te.
Dimoriamo in identici spazi ma opposti e contrari, Ovest ed Est, Destra e Sinistra.
Il conflitto è in ognuno di noi.
Noi due, caro amico, siamo congruenti ma non sovrapposti.
Identici e opposti.
Stasera potremo parlare e scambiarci pensieri e paure… Contaminarci.
Potremo scambiare il bianco col nero, il piano col solido, la luce col buio, l’amore con l’odio… La gioia e il dolore potranno scherzare tra loro. Rincorrersi come in un gioco virtuale.
Non serve la posizione ma solo la scarna esistenza di entrambi.
Ci siamo. Ciò basta.
Potrebbe servire stravolgere il mondo e renderlo forse più umano.
Come materia e anti-materia andremo a braccetto sui prati e sul mare senza sapere di essere lì, senza conflitto, senza contesa… Soltanto per rendere il mondo più vero.
Come allo specchio, potremo vederci e mutare il dolore in attesa, il pianto in fiducia.
Elettroni di luce fuori dal tempo ruoteranno nei nuclei d’identità capovolte.
Riesco a vedere la luce di stelle lontane nel buio profondo di questo pianeta, e proteggere gli occhi da ciò che mi acceca ogni giorno.
Scorgo una gioia lontana e presente negli occhi di un bimbo che soffre e vedo il sorriso nei volti ammalati e dolenti. Contemplo la pace composta e vincente nello sterminio di guerre e ferocie. Come materia e anti-materia andremo a braccetto sui prati e sul mare senza sapere di essere lì, senza contesa…
Noi siamo noi e altro da noi. Simmetria. Equilibrio.
È nostro l’arbitrio di valicare il confine dell’io e raggiungere un noi nell’altro da noi sconosciuto.
Risero piano, pensando che in fondo, il buio e la luce, il bianco e il nero, il falso e il vero non sono che forme di ciò che ci appare…
Identici e opposti danzano insieme senza vedersi, ma sanno di essere lì.
Il sole spariva al di là delle alture e avrebbe violato altre tenebre.
Un cerchio di luce prendeva il suo posto nell’abisso di un’altra notte incantata.