La festa dei morti
Quando ero bambina non c’era Halloween, non sapevamo neanche cosa fosse… non c’era la TV globalizzante. Nella mia città aspettavamo le bambole e le pistole per la festa dei morti. E anche i dolcetti.
I frutti di marzapane, pardon, diciamolo in siciliano ‘i frutti di martorana’: belli, colorati con quei colori per alimenti rossi, gialli, verdi… e il pupo con lo zucchero.
Per i maschietti rigorosamente un cavaliere e per noi bambine la dama. Si cominciava a sgranocchiare la statua di zucchero dal di dietro per non rovinare la figura finché miseramente crollava senza sostegno. I nostri genitori ci lasciavano a giocare mentre per loro si compiva il rito dei cimiteri.
Quando ero bambina non c’era Halloween. La zucca serviva solo per mangiarla fritta in agrodolce. Ricordi di una festa soltanto siciliana.
C’è vacanza nelle scuole: ‘maestra c’è vacanza perché è la festa di Halloween?’