Bella donna. È una donna.
Cammina veloce su tacchi eleganti e forse non troppo comodi. Deve avere una quarantina d’anni e di sicuro è una bella donna. Il più delle volte porta i capelli raccolti a coda di cavallo. Sono lunghi, di un caldo castano che sembra tutto naturale e oscillano mentre cammina spedita. Quasi sempre è in minigonna e mette in mostra gambe ben fatte, abbronzate e slanciate.
L’ho detto: è una bella donna. Non di rado gli uomini si voltano al suo passaggio, talvolta qualcuno le lancia un bacio o un invito volgare. Non passa inosservata.
Anch’io non mi stanco mai di guardarla, le volte che passa di qua.
Non so perché, è come se in lei fosse racchiuso il segreto delle donne, se mai un segreto ci sia. Un segreto che ci fa inconsapevoli e involontarie protagoniste nel mondo. Nel bene e nel male.
è come se in lei fosse racchiuso il segreto delle donne
In qualche modo è scontato che una bella donna attiri lo sguardo bramoso dei maschi, perfino banale. Ma non ci si accorge di quanto è inevitabile che una donna catturi sempre e comunque l’attenzione di tutti, maschi e femmine.
Una donna può attirare su di sé l’interesse bonario di un’altra donna, come capita a me ora. Forse perché le donne sanno osservare e riconoscere il valore non della sola bellezza, ma anche quello intrinseco di cose e persone. A me questa donna piace molto non solo perché è bella, ma per quella sicurezza che emana, per quel carisma che la fa unica e per altri motivi che non m’importa conoscere. Nessuna meraviglia: le donne sanno apprezzare senza gelosia un’altra donna.
A mio parere poi ogni donna esprime sempre qualcosa di particolare per il solo fatto di essere donna.
Ovvio, in questo caso si tratta di una creatura bella di suo, curata, elegante, sicura di sé. Diffondere bellezza e piacere è un fatto inconsapevole e naturale per una come lei. Ma secondo me una donna la si osserva a prescindere, non se ne può fare a meno.
Se c’è un mendicante all’angolo, sporco e trascurato, in genere lo si evita e basta. Se è una mendicante donna subito si osservano i vestiti laceri, la sporcizia, si prova una nota di biasimo in più, proprio perché è una donna. Forse anche madre, il che è peggio ancora.
Se passa uno straniero di credo musulmano al massimo (e purtroppo) di questi tempi si prova un istintivo timore dal sapore di attentati. Però se passa una donna della stessa religione la si scruta un po’ di più, perché probabilmente porta il velo o il burqa. E non è che questo induca a una sensazione di piacere come la bella signora con la coda di cavallo. Spesso è di critica, o di compassione, o di rabbia. Mai di indifferenza.
Se passa una ragazzina che indossa, si fa per dire, shorts ridottissimi, la si nota, la si giudica e, infine, la si può criticare, lei o la sua famiglia, perché va in giro mezza nuda a “provocare”. Non ci si astiene mai da un commento. Nessuno però si ferma più di tanto a guardare allo stesso modo un ragazzotto con i pantaloni calati e mutande e fondoschiena in vista. Lui mica provoca. Lui è solo un ragazzo cui nemmeno si fa caso.
Secondo me pure la mamma alle prese con la doverosa e quotidiana fatica di accompagnare la prole a scuola ed asilo è sempre nel mirino. Perché è una donna, perché la sua corsa contro il tempo e le mille cose da fare a volte crea scompiglio nel traffico (si sa, donne al volante…), perché è chiaramente trafelata e chi se ne importa se deve far quadrare i conti, conciliare famiglia e lavoro, soddisfare tutti. Un uomo non si nota nel traffico cittadino. Forse perché, diciamolo, sono molto rari quelli che hanno l’incombenza multifunzionale casa-lavoro-famiglia con relative preoccupazioni alla stessa stregua di una donna che lavora.
Ma guarda dove mi portano i pensieri, giusti o sbagliati che siano, solo per aver osservato questa bella donna che cammina tutta sola e sicura di sé. Non so nulla di lei, chissà che problemi ha sulle spalle e non li dimostra. O magari ha una vita dorata e superfortunata. Non lo so, non lo saprò mai. In fondo non è importante. Il suo passaggio stellare e tranquillo è già un piacere per gli occhi, la sua vita è solo sua qualunque sia. Eppure, il solo fatto di guardarla mi ha suscitato tante riflessioni.
Perché una donna non lascia mai indifferenti.
Per il solo fatto di essere donna.