Beh, nessuno è perfetto
Mio zio mi ha portato una bellissima tazza per la colazione dagli Stati Uniti.
È decorata con le battute più famose della storia del cinema e – reggetevi forte – quando finisci di bere il latte, sul fondo c’è scritto “The End“. Insomma, una tazza meravigliosa. Eccola qui:
Vedete quella citazione in verticale vicino al manico? Quella in giallo. “Well, nobody’s perfect!”, “Beh, nessuno è perfetto!“.
Il mio adorato libro I film da vedere a vent’anni di Gianni Volpi (Edizioni dell’Asino, 2014) la definisce “la battuta finale più celebre dell’intera storia del cinema“.
Devo dire che quando ho visto A qualcuno piace caldo, arrivata appunto alla battuta finale, ho avuto l’impressione di conoscerla già.
Molto probabilmente l’avevo sentita in giro o in qualche varietà.
Non mi voglio dilungare su quanto è bello e divertente questo film; questo lo avete scoperto, o lo scoprirete, da soli.
Voglio raccontarvi di quanto sono rimasta sbigottita nel sentire una battuta del genere in un film del 1959.
Perché, la famosa battuta “Beh, nessuno è perfetto”, la dice un uomo quando scopre che la donna che vuole prendere in sposa in realtà è anche lui un uomo.
Ecco il loro dialogo:
Daphne: Osgood, voglio essere leale con te: non possiamo sposarci affatto.
Osgood: Perché no?
Daphne: Be’… in primo luogo non sono una bionda naturale…
Osgood: Non m’importa.
Daphne: …e fumo, fumo come un turco…
Osgood: Non m’interessa.
Daphne: Ho un passato burrascoso: per più di tre anni ho vissuto con un sassofonista.
Osgood: Ti perdono.
Daphne: Non potrò mai avere bambini…
Osgood: Ne adotteremo un po’.
Daphne: Ma non capisci proprio niente, Osgood! Sono un uomo!
Osgood: Be’, nessuno è perfetto.
Negli ultimi anni sono tanti i film che parlano di come continua, o finisce, l’amore fra due persone quando una delle due cambia sesso. Tutto su mia madre, ad esempio, o il più recente Laurence anyways.
Ma adesso è tutto diverso, gli argomenti tabù sono quasi inesistenti (per fortuna).
Sentire quel “beh, nessuno è perfetto” targato 1959 – anche se detto in una commedia, con l’unico scopo di far ridere – arricchisce ancora di più un film già di per sé stupendo.
Perché non è solo una battuta che calza a pennello, non è solo un perfetto finale (con tanto di secondo di pausa e poi via, musica e scritta gigante The End), non è solo estremamente divertente.
Quel “beh nessuno è perfetto”, detto con una leggerezza incredibile, riesce a far ridere, sorridere, ma soprattutto – se c’è abbastanza sensibilità – riesce anche a far riflettere lo spettatore.
Insomma, niente male per una commediola degli anni ’50. No?
Ecco a voi la scena finale di A qualcuno piace caldo.