L’amore ai tempi del leasing
Vi auguro di trovare quel qualcuno che non vi dia modo di elemosinare l’amore, mai.
Non lasciatevi fregare dalle giustificazioni, l’amore come le attenzioni, non ne hanno bisogno.
Maria Auriemma
– Sai, io non riesco ancora a comprendere perché, tra quelli della nostra generazione, son più i divorziati che le coppie stabili… sembra una malattia generazionale.
– Lo è, Gianni caro. Ma ci sono dei motivi.
– E allora, se li sai, dimmeli… perché io non li ho capiti! Chiedimi tutte le simbologie del mondo, chiedimi i motivi di certi generi cinematografici, chiedimi delle altre forme di vita nell’universo… so tutto ma quei motivi non li so.
– Mi pare una lunga storia, e senza una buona birra non credo io possa sgomitolarla.
– Andiamo allora. Ti porto in un posto carino che conosco.
Gianni aveva creduto per un attimo che lei volesse solo un appuntamento. Ma, in effetti, che male ci sarebbe stato? Non siamo forse sulla terra per incrociare destini e scoprirne il significato?
Si vive in modalità di ricerca continua, nell’insoddisfazione, nella corsa. Non ci si da il tempo di sbagliare.
In questo caso la risposta – se c’era – alla domanda di Gianni era davvero una lunga articolata storia e lei non avrebbe potuto parlarne in pochi minuti, o peggio scriverne sulla tastiera di un pc.
Per certi discorsi tra uomo e donna – non banalmente una coppia s’intende ma proprio i due universi – bisogna comunque stare occhi negli occhi.
Se lei fosse riuscita a trovare un solo uomo che sapesse entrare dentro certi discorsi, e capirne il senso visto da una donna, sarebbe stata soddisfatta a vita.
Che poi ne aveva già incontrati…e si, avevano capito, ma poi si erano spaventati o si erano sentiti soffocati o avevano perso la pazienza. Peccato.
– Davvero oggi tutte le storie sono un po’ uguali – cominciò lei, sorseggiando la sua artigianale, locale, rossa, freddissima. – Si vive in modalità di ricerca continua, nell’insoddisfazione, nella corsa. Non ci si da il tempo di sbagliare. Perché è dopo che si sbaglia, da come si sbaglia, che tu conosci davvero qualcuno. E da come rimedia, o non rimedia, agli errori, anche. In generale mi pare che si guardi poco dentro di sé… non si guarda ai veri motivi. Si resta lì trafitti da un tradimento, ed è subito sera, nel senso peggiore di declino della solarità… ed è subito avvocato.
– Se mi hai trascinato qui per distribuire banalità o per dare la colpa agli uomini… guarda che è un colpo meschino.
– No, no, non c’è colpa. E se c’è è sempre di entrambi. Ma non c’è. Si tratta solo di fughe dai contrasti che inevitabilmente due persone hanno, si tratta di piccole quotidiane forme di egoismo che spingono a prendere tutto e subito, senza guardare al significato delle cose. In ogni caso quello che penso io è che nell’amore si debba riuscire ognuno a fare la propria strada, a inseguire le proprie passioni. Forse uno un po’ più dell’altra…ma si fa comunque un percorso insieme.
Lui si era ammutolito, naufragato nella seconda birra ed in pensieri vuoti lontanissimi.
Lei stava lì a blaterare, come fosse dentro ad un libro, continuando a produrre teorie miste a racconti.
Perché è dopo che si sbaglia, da come si sbaglia, che tu conosci davvero qualcuno. E da come rimedia, o non rimedia, agli errori, anche.
Questo accade. Che non ci si guarda più bene negli occhi. Che non si guardano bene mosse e gesti.
Ma non è una colpa. Non c’è colpa.
Si piacevano. Ma non si amavano. E in altri tempi avrebbero anche potuto lo stesso stare insieme e farsi una famiglia ed invecchiare insieme. Ma ai tempi loro non si accettava di prendere tutto il pacchetto, All-Inclusive, se non in nome dell’amore, quello più dirompente.
– Perché dunque mi dai risposte che non servono? – disse lui.
– E perché tu mi hai chiesto queste cose? – rispose Lucia sorniona.
– Perché volevo che tu continuassi a parlare. Ti si fa una fossetta proprio qui, accanto alla bocca.
L’amore è una cosa grande fatta di piccole cose.
Loro si erano guardati negli occhi e sapevano che avrebbero fatto un pezzetto di strada insieme, qualunque fosse il finale, non si sarebbero separati mai più per alcuni mesi.
Si sarebbero incontrati per caso tutti i giorni. Il tempo di capire se volessero stare insieme in un eterno amore, finché dura.
Alcuni mesi. Senza impegno. Avrebbero messo tutto nel bilancio finale, per poi decidere se riscattare i loro sentimenti dal tempo o se lasciarne andare le ceneri nel mare.
Camminavano insieme, con grappoli di asterischi ed una ben visibile clausola di recesso.
Andavano insieme, rateizzando attenzioni a breve scadenza. Come l’amore, quello dei tempi del leasing.
(Foto di Fabio Cavasenna)