Pianto–nata da mille folli umori
Mi sono svegliata con una strana risacca di tensione, credo per via della litigata di ieri sera: la nostra prima vera sfuriata in quasi tre anni di relazione.
Niente affatto male. Non la sfuriata – dico – ma la nostra relazione.
Ti ho istintivamente cercato con la mano nel letto, e non c’eri.
Presa da sconforto, ho pianto.
O forse il motivo del mio inquieto stato d’animo è aver visto in tv, ed assorbito, quei fattacci successi ieri. Come si fa a far finta di niente?
Ho fatto l’errore di prendere il telefono e guardare i post sull’argomento, e persino un video.
E, senza potermi trattenere, presa da empatica commozione per tanto dolore, ho pianto.
Mi sono fatta un caffè, e ho visto la tua tazzina di ieri, quella che fingevi di baciare come fosse una bella mora e, ridacchiando, dicevi che tu, alla moka, sei sempre fedele.
E niente, non ce l’ho fatta, mi sono messa a ridere da sola.
Poi ho trasformato lentamente la mia smorfia in un lieve disgusto, perché in effetti – IO – sono bionda.
Ed infine, presa da nostalgia, e si, si, si (indovinate un po’?) : ho pianto.
Mi sono detta che dovevo uscire da quell’infausto e lacrimoso girotondo. Dovevo chiamarti per forza, per farti le vocine piccole, dopo quelle grosse che ci siamo fatti ieri.
Ma non ho resistito e, invece di parlare, presa da un residuo di rabbia, ho pianto.
Poi, per fortuna, sono uscita per pranzo per incontrare un’amica da cui attendevo importanti aggiornamenti sulla sua salute.
Finalmente ho avuto buone notizie!
E, presa da un impeto di gioia… (vabbé, questa volta è facile!) ho pianto!
E meno male che nessuno si è accorto che mi sono letteralmente bloccata ad osservare, al tavolo vicino al nostro, una mamma che allatta il suo piccolo: lui la guarda con la pace negli occhi, fissi e semichiusi, eternamente grato e sereno.
Presa da tenerezza per quel piccolo miracolo, ho… (lo dite voi?) pianto!
Ma, d’altra parte, quest’altalena del sentire è così tanto coerente con la follia del mondo!
Insomma, non per vantarmi, ma sono appena le 17:00 ed io ho cambiato umore ben otto volte.
Chiariamo che ho anche riso fino alle lacrime! (c’erano dubbi?)
In pratica sono un trionfo di femminilità, piantonata da umori follemente variabili!
Ma, d’altra parte, quest’altalena del sentire è così tanto coerente con la follia del mondo!
Credo sia per questo che le donne hanno spesso sbalzi di umore: perché assorbono tutto, si rendono conduttrici di emozioni. E verso le emozioni guidano chi gli sta intorno.
Le donne aderiscono empaticamente alle atmosfere, rispondono prontamente alle sensazioni. Hanno reazioni d’istinto, di logica o entrambe le cose insieme.
Gli occhi delle donne sono una stazione meteorologica, un pannello di controllo dell’andamento delle borse, delle case, degli amori, delle vite.
Ora sono presa da stanchezza, oltre che dalla sensazione di dover rifare convergenza ed equilibratura dei sensori emotivi, o cambiare almeno i filtri razionali.
Comunque basta! Mi sa che, almeno per oggi, la… pianto!