Istanti di sintonia
Trascorreva tutto il tempo possibile a cercare.
Paesaggi e prospettive, sovrapposizioni e trasparenze, dettagli particolari e coincidenze, differenze e colori, conferme e stupori, fortune essenziali e ricchezze invisibili.
Catturava istanti, donandosi totalmente ad essi, per riceverne in cambio sguardi altrettanto belli.
Aveva scattato quella foto in un momento di particolare sintonia con un suggestivo tramonto, di quelli che la sua terra sapeva offrire generosamente.
Aveva respirato lentamente, aspettato i colori più intensi, cercato la distanza giusta, allineato l’orizzonte ed incluso alla vista tutto il necessario per completare il quadro.
Aveva sentito la direzione giusta da seguire, la speranzosa gratitudine e la lucida appartenenza, e poi l’avvicinarsi del senso di appagamento dell’istante dello scatto perfetto.
Solo lasciar fluire le emozioni, accoglierle tal quali, nell’espressione più precisamente aderente alla propria esclusiva essenza, nel costante tentativo di esaltare la forza dell’esistere e la bellezza del vivere.
Quel momento bastava.
Bastava aver liberato per un po’ la mente da tutto, per concentrare l’amore su quel fotogramma.
Bastava aver reso perenne quell’istante, per poterlo riguardare, da solo e insieme a lei.
Non c’era nulla da dire, nulla da aggiungere.
Solo lasciar fluire le emozioni, accoglierle tal quali, nell’espressione più precisamente aderente alla propria esclusiva essenza, nel costante tentativo di esaltare la forza dell’esistere e la bellezza del vivere.
La riconciliazione con il mondo, per lui, era fatta di immagini. Per altri, magari, avrebbe potuto essere fatta di parole, per altri ancora di musica o movimenti del corpo.
Radici nascoste mi legano alla terra,
slanciando al cielo evidenti sogni,
essenziali e ostinati.
Dita allungate a desideri di pace,
curve e accoglienti,
ampliano diffusi equilibri,
a rispondere al caldo abbraccio
dei colori possibili d’un solo giorno.
Lievi risacche di immobili onde,
a lentissimo ritmo di fiato
trattenuto da inutili parole,
sollevano sorrisi verso l’orizzonte,
danzanti nella brace d’un fuoco incompiuto.
E specchiarsi,
uguali e pur distanti,
isole di fronte.
Espandersi,
oltre confini di luci ed ombre.
Risalire controtempo,
per armonie sognate
d’incomprensibili istanti.
(Foto di Fabio Cavasenna)