L’eterno ritorno e la mia granita
Mi spiega l’amica più cara: “vedi…Oreste devi rassegnarti e stare tranquillo. Tutto si ripete all’infinito senza un inizio e senza una fine… Hai presente la serpe che si arrotola su se stessa e chiude il cerchio azzannandosi la coda? Bene, pensaci! “ Oreste, devi rassegnarti e stare tranquillo.
“La contorsione”, continua Michela, “è la tentazione d’ogni essere vitale. Raggomitolarsi su se stesso fino ad arrivare alle estreme conseguenze. Resistere è insignificante, disgraziatamente un destino davvero banale. Il cerchio è il naturale paradosso per noi esseri umani che con affanno ogni giorno inseguiamo regole, emozioni, soluzioni. Una illusione, mio caro. Inutile, tutto inutile. Tutto è stato deciso, ogni scelta è compiuta. Pertanto rilassati… Oreste.”
Il bar, dove da ore stiamo seduti, brulica di camerieri isterici che vanno e vengono lungo il salone, appendono festoni, gonfiano sopra le nostre teste palloncini verdi, rossi e gialli, stirano stelle filanti e striscioni, con su scritto: EVVIVA, AUGURI, TVB CLAUDIA, mentre, poco lontano, una tastiera accenna alle note di
tanti auguriii a teeee tanti auguriiii a teeee…
una tastiera accenna alle note di tanti auguriii a teeee tanti auguriiii a teeee…
Michela è furba e di favella facile. Ama i ragionamenti estremi e li serve accompagnati da sessantasei denti bianchi smerigliati nel modo giusto per attrarre il prossimo. Siamo pupi, Oreste!
Che sapore ha il cinismo? Con Michela ha sempre un sapore dolce, ma dolce dolce…
E ancora mi dice: “una giostra di moto perpetuo che all’infinito ripete il proprio giro, senza mai fermarsi. Tutto è compiuto. Sacro e ordinario da sorseggiare al mattino come un frullato, zuccherato dall’effimera promessa dell’inizio del giorno. Siamo pupi Oreste!“
Michela Michela!
Strapazzami d’insulti, schiaffeggiami, riempimi di calci, ma Michela ti prego non parlarmi di sacro e d’effimero. Oggi è una bella giornata e ancora devo scegliere il gusto della mia granita.
“Ci scusi per la confusione, questa sera la sala è riservata per una festa di compleanno…Che gusto di granita desidera, signore?” “Decida lei, grazie.”