Caligola in compresse
sei tu Dio che mi chiami
sei lì lassù
pensi riuscirò sarò capace di farne uno
riuscirà un figlio mio che ho maledetto a liberarsi
parlo di una consapevolezza che deve passare da tutto questo
l’evitabile conclusione
la meta nascosta di un cammino per l’acqua nera il cielo e poi ancora
te la ricordi la luce
l’avevi lì nel cuore che era il mese scorso
sì che la ricordi
quant’era bella
dico ma ne vale la pena
tutto questo ne vale la pena
evidentemente
te la racconto io una storia
non c’è nessun poeta non c’è una fuga
c’è una normalità
scelte sacrifici reprimi reprimi reprimi poi lascia un poco e poi ancora
credere
che dici ti piace questa storia
non è molto romantica nevvero
somiglia alla realtà
il poeta nasce col peccato grosso
quel famoso
sì nasce intriso di vergogna
vergogna
la paura della gogna
il giudizio che ti mozza la testa ti spacca le vertebre cervicali
questo è poeta
non è poeta è pieno di vergogna
guarda vivere e poi scrive si lamenta si compiace si lecca da solo
lascia agli altri il lavoro sporco
vivete vivete che io vi guardo
poi scrivo qualcosa
voi rischiate sbagliate perdete umiliatevi siate derisi
io non rischio nulla di tutto questo vi guardo
e poi scrivo qualcosa
grazie umanità serva umanità
tu sei letteratura attraverso me
presuntuoso non poeta
presumi di vedere invece guardi e basta
fa pure
abbraccia la tua scelta
scegli di non scegliere mai vedrai che spasso
ultim’ora siamo polvere
sei tu Dio che mi chiami
lì lassù
chissà che non riesca
illudi ancora i tuoi occhi di trovare le parole
le parole quelle che non sono sono più di te molto più di te
ti trovano con le orbite lavate
o forse è come quel gioco psicologico
funziona sempre perché non funziona mai
sta che la scelta è questa per quelli come me
nel cervello c’ho un angolo scucito chiuso male
Caligola o Cherea
lo stesso uomo
essere o non essere
cherea o caligola
questo è il dilemma
stai all’artificio fai muri su muri
o apri la porta guardi di sotto e tanti saluti
il libro porta quel nome sulla copertina
ma è un libro
scritto da un uomo
un uomo è un uomo
la felicità dici bene è l’unica cosa che conta
il resto è polvere
guarda che piccoli
ammaliati dalle figure figurine figurarsi
parole non parole
a che vale
che deformazione enorme
cancro
l’umano si ammala di un solo cancro da ieri a oggi
la Natura parla chiaro
il linguaggio delle psicosi
bau bau
qua la zampa
è questo non è che
fuggi resta in piedi sopra la pedana sull’albero il ramo si spezza
Dio glorificato ti tendo la mano salvami cado
l’universale è la mia scelta
no questa forse è una storia migliore
la fede è dell’uomo
la Prima Vergogna
l’hai capito
figlio della Prima Vergogna
appare quasi chiaro
un momento di lucidità no di opacità
la strada eccola
a little light of love
scelgo Cherea
Caligola in compresse
due volte al giorno
dopo i pasti
senza Cherea non c’è Caligola
senza Caligola
Cherea
senza Caligola
sarà mai redento un Caligola
se n’è mai salvato uno
ma ce la posso fare dici
mi posso salvare
Cherea
senza Caligola