All’angolo del campo
Il calcio d’angolo – dice il Regolamento – “è un modo di riprendere il gioco” che viene accordato “quando il pallone, toccato per ultimo da un calciatore della squadra difendente, ha interamente superato la linea di porta senza che una rete sia stata segnata“. Una rete – aggiunge – “può essere segnata direttamente su calcio d’angolo ma soltanto contro la squadra avversaria“.
Ma questa asfittica definizione non tiene conto di due cose. Intanto, che l’autogol su calcio d’angolo è forse l’unica cosa che mai si vedrà su un campo di calcio. Poi, che il calcio d’angolo è molto, ma molto, di più. Il calcio d’angolo nell’immaginario collettivo ha a che fare con l’ultima speranza. Con l’arrembaggio finale per riacciuffare un pareggio, per spuntare una vittoria. Il calcio d’angolo ha un minuto peculiare, e quel minuto è il novantesimo.
Non vi è mai capitato di vedere il portiere percorrere l’intero campo di gioco per tentare di “spizzare” il pallone calciato dalla bandierina? Sono cose che nei minuti finali di un match è facile vedere. Ad esempio quando giocavo nelle giovanili, allievi o giù di lì, ci capitò di trovarci in svantaggio (che novità) nei minuti finali di un match concitato. Ultima occasione per pareggiare: il calcio d’angolo. Tutti nell’area avversaria. E il portiere? ‘Muoviti pelandrone, corri qui.’ Ora, dovete sapere che in quella stagione il nostro portiere era tale “Ciccio panino”, appassionato di salamelle ancor più che di guantoni. Ciccio sbuffa, ma alla fine trotterella verso l’area avversaria. Presi dalla foga dell’azione in svolgimento lo perdiamo di vista. Un nostro compagno batte, un altro incoccia con la testa e il pallone finisce sopra la traversa. Niente di fatto. Triplice fischio e tutti a casa. Incarognendoci l’un con l’altro prendiamo la via degli spogliatoi e siamo ormai all’entrata quando Ciccio ci chiama dall’area di rigore avversaria dando fiato alle poche energie rimaste: “Ragazzi! Ragazzi! Mi avete fatto fare tutta sta fatica… Ma l’angolo lo battiamo o no?”
Il calcio d’angolo ha un minuto peculiare, e quel minuto è il novantesimo.
La procedura è delle più semplici: il pallone deve essere posto all’interno dell’arco d’angolo più vicino al punto in cui è uscito; i difensori devono rimanere ad almeno m. 9,15 fino a quando il pallone non venga calciato da un calciatore della squadra attaccante, che non potrà toccarlo di nuovo prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore. Inoltre, nemmeno a dirlo, la bandierina d’angolo non può essere rimossa.
Anche perché può essere pericolosa. Ve lo assicuro. Oggigiorno le rivalità paesane sono un po’ stemperate, ma un tempo, quando si giocavano derby tra squadre di paesi limitrofi, sui campi e sugli spalti ne succedevano di ogni. E le bandierine non erano certo escluse da tali intemperanze. Ricordo un match serratissimo in cui per tutto il tempo i nostri tifosi avevano preso di mira un giocatore avversario, reo di avere rifiutato in estate il trasferimento verso la nostra società. Ingoia questo e ingoia quello, a forza di mandare giù insulti di ogni genere il giocatore scoppia. Si trova nei pressi di una delle bandierine quando la vena irrimediabilmente si chiude. Allora sradica la bandierina e la brandisce come fosse un giavellotto verso il nostro pubblico. Nessuno si permise più di insultarlo, ma nel nostro paese non mise più piede.
Di prodezze su calcio d’angolo la storia del calcio ne è piena, e tutti i più grandi campioni hanno avuto almeno una volta la gloria dalla bandierina… vediamone una selezione:
Il più bello secondo noi? Questo di Thierry Henry, che centra una traiettoria veramente millimetrica:
Comunque diciamola tutta: per chi ha confidenza col pallone l’esercizio non è dei più difficili… vediamo in questo video cosa combinano (a porta vuota) le azzurrine della Nazionale under 18:
Con questo post si conclude il ciclo sul Regolamento del gioco del calcio. Speriamo abbiate apprezzato i nostri aneddoti, e imparato qualcosa in più sul gioco più bello del mondo. Ultimo appuntamento la prossima settimana, con una sorpresa. Tireremo insieme i calci di rigore alla fine di una partita. Per farvi scoprire tante cose che non conoscete, a partire dal fatto che non si chiamano affatto calci di rigore. A presto!
Sorpresi di aver scoperto cose nuove sullo sport che più amate e che credevate di conoscere a menadito? Curiosi di saperne di più? Scaricate qui una copia del Regolamento del Gioco del calcio: avrete di che parlare con gli amici!