Zero rubino
Cercare nel vento il ricordo che ci faceva tanto sorridere, e che ora non c’è più.
Ci insegnano che il viaggio scorre sempre in avanti, che non ci si può fermare, che bisogna sempre saltare su e giù da treni e aerei in corsa, diretti a mille miglia all’ora verso città e destinazioni sconosciute. Mentre le nostre megastrutture sfrecciano, i paesaggi cambiano, e le stagioni si succedono, noi viviamo, ridiamo, piangiamo, facciamo l’amore, senza accorgerci di tutte le tracce che lasciamo dietro di noi, le stesse che di tanto in tanto vengono a visitarci; assomigliano a tante ombre che danzano e rubano momenti preziosi agli anni che passano.
A volte qualcuno rimane ad ascoltare queste ombre troppo a lungo, ed è in quel momento che come per incanto riesce ad abbattere i muri convenzionali del tempo: passato, presente e futuro coesistono, perché in fondo il tempo cos’è se non un’ invenzione di noi uomini, un sistema come tanti altri di orientarci e interpretare un universo che per sempre ci sfuggirà nella sua interezza? Gli uomini inventano le convenzioni, le idee, il pensiero e un altro mucchio di belle cose e questo perché se la fanno sotto dalla paura. Da esseri limitati, barbari e violenti quali siamo abbiamo bisogno di questi trucchi dozzinali, altrimenti non sapremmo più cosa fare della nostra vita, non potremmo più dare un senso alla nostra dimensione umana così fragile quanto meschina.
Ma le convenzioni, di per sé necessarie per una specie stupida ed ignorante come la nostra, diventano assolutamente dannose quando costituiscono un limite, quando ci obbligano a seguire una direzione senza poter valutare attentamente le rotte alternative. E di solito le rotte alternative, sebbene tumultuose, ci portano a battere alla fine le strade con un cuore. Cosa sono le strade con un cuore? Sono quelle che nonostante tutto quello che succede ci portano a vivere più intensamente, a trovare la pace e l’amore in ciò che facciamo e ci circonda. Le strade con un cuore sono difficili da percorrere e vengono spesso sconsigliate dai più. Ma sono le uniche strade possibili per arrivare a sfiorare da vicino quel pulviscolo di sensi lento ma sfuggevole chiamato felicità.
Le strade con un cuore sono anche quelle che ci consentono di immagazzinare ricordi ed emozioni, di sentirci a casa anche quando crediamo di averla perduta.
Le strade con un cuore portano all’abbattimento delle convenzioni, delle ideologie, di tutte le sicurezze con cui ci piace trastullarci perché incapaci di immaginarci da soli nel baratro nero che è lo spazio infinito in cui ci dondoliamo.
Le strade con un cuore sono anche quelle che ci consentono di immagazzinare ricordi ed emozioni, di sentirci a casa anche quando crediamo di averla perduta.
I ricordi diventano ombre che alla fine della notte spariscono così come erano apparse, lasciandoci il dubbio se effettivamente possano essere mai esistite. Ma quello che importa non è questo, ma solo le tracce che lasciano, quelle che ci liberano dalle convenzioni, che ci permettono di vedere attraverso i ricordi, che ci conducono sulle strade che hanno un cuore.
Ed è allora che per qualche istante smettiamo di essere le scimmie antropomorfe che siamo e ci trasformiamo in altro: polveroni di sabbia e ricordi che lasceranno la loro unicissima traccia anche nella dimenticanza dello spazio e del tempo, anche quando la musica sarà finita e rimarranno soltanto il buio e il silenzio, come alla fine di una grande festa sotto i tendoni di un circo.
Forse allora, quando saremo liberi da quella futile umanità diventeremo davvero degli esseri umani intelligenti e sensibili: fantasmi di pioggia e speranza; solo questo, e nulla di più.