TATTOO – EAGLE
Quasi sparito il prurito, mi addormento seduta, testa sul tavolo e braccia allungate verso il pavimento.
Ci sarà una ragione se sogno di stelle e strisce di luci, fiori e distese di assolati covoni di fieno, tra rovi e motori senza ruote abbandonati lungo la strada, lampioni stile liberty e musica soul.
Cosa c’entra tutto questo? Non lo so. Se dormo, dormo.
No, adesso è sparito. Non lo sento più, nessun dolore, nessun prurito.
Il lato sinistro della testa, schiacciata sul tavolo, scarica la tensione del resto del corpo.
Ci sono giornate in cui tutto sembra essere disposto in modo tale da farti sentire inutile. Non basta prevenire, analizzare, essere prudenti e razionali. Quando ti senti inutile è perché le cose non vanno come vorremmo, sei vittima delle circostanze, devi accettare e subire.
In giornate come queste, è meglio non reagire. Sono senza forze. Dormo.
Quarantaquattro ore di quasi inutile fastidio. E adesso è sparito…
Ci sono giornate in cui tutto sembra essere disposto in modo tale da farti sentire inutile.
…Dormi? Vorrei domandarle.
Anomala cosa essere attaccata alla sua schiena come punte di spilli ficcati sulla tela.
Che energica visione, signori. Arrossisco, quasi di vergogna, sapendo che sarò notata soltanto in estate quando il caldo scoprirà il sapore della nuda libertà. Avrei potuto cacciare, viaggiare attraversare mari, montagne, laghi, come del resto fanno gli altri miei simili, e invece no! Nulla di tutto questo.
Una situazione del genere era sfuggita alle mie previsioni.
Resto attaccata, come una medusa alla pelle, senza potere, per questo capriccioso inconveniente, compiere le mie naturali faccende. Che tristezza, signori!
Appena, però, mi sfiora con la sua mano, bella, esile, colorate di rosso le unghie, quasi mi viene da piangere.
Mi accarezza. Tenera!
Lei è bella e quando allo specchio mi guarda con quegli occhioni celesti, vorrei di saltarle addosso e beccarla come farei con la mia compagna.
Ma io sono l’immagine di un’aquila, lei l’icona di una sognatrice.