Stand-by
I periodi di pausa sono dei respiri profondi e necessari, eppure quando ci troviamo fermi, in stand-by, ci sembra di essere tragicamente impantanati in qualcosa più grande di noi. In questi singhiozzi fatti di ore molli e di silenzi grevi ho imparato a respirare più a fondo, a sentire il ritmo rallentato del mio cuore, un po’ come succede sott’acqua quando il battito arriva fin dentro le orecchie.
Respiro e resto a gambe incrociate sul pavimento, lascio che questi capitoli fatti di pagine bianche mi aiutino a scrivere meglio la prossima storia, il prossimo inizio o, perché no, la prossima fine. Respiro e mi lascio immalinconire, ma racconto a me stessa che la malinconia è solo una poesia, un dolore dolce che ci fa piacere avere sul petto. Anche tu amico, ricordati di metterti in pausa, non disprezzare la lentezza di un cuore. Resta a gambe incrociate sul pavimento e aspetta insieme a me che questo singhiozzo scomposto del tempo finisca.