La roba
Una novella di Verga narra di un tale Mazzarò che possedeva un’infinità di terre. Costei viveva con incredibile frugalità, lavorando come un somaro per accumulare sempre più e quando arrivò la fine pianse e gridò “roba mia, vientene con me!” Che dire, in effetti il miserrimo non aveva fatto altro che ammassare terra. Non diversamente vanno le cose oggi. “La roba” è tuttavia meno tangibile, spesso non è altro che ostentazione di niente. Ma le energie e il tempo sprecati nell’accumulare nulla non sono inferiori a quelle impiegate da Mazzarò. E il rischio di ritrovarsi con un pugno di mosche, pure. Avete ragione, cazzi vostri.