Ecce homo
Erano quei giorni in cui si sentiva elettrizzato e si sedeva in trepida attesa di ciò che nemmeno lui sapeva cosa fosse. Non voleva apparire come un ragazzino esaltato. Le sue cellule stavano festeggiando impedendogli di stare seduto immobile perché quel brivido metallico lo percorreva lungo la colonna vertebrale e l’automatica scrollata di spalle poneva il tutto a tacere almeno per qualche altro istante. Poi lo assaliva la paura. Se le sue sensazioni fossero state sbagliate? Se ad aspettarsi il meglio in realtà si fosse intromessa l’ennesima sventura? Era meglio non godere del fremito naturale e semplicemente attendere inerme. Homo Sapiens. Pensava, ma non avrebbe mai saputo che invece…