Lavoro e nobiltà
Il lavoro nobilita l’uomo, dicono. Ma che nobiltà è possibile nella raccolta di ortaggi a due euro l’ora, sotto il sole mannaro delle nostre campagne? Quale sangue blu, nel servizio a nero nelle nostre case, accanto ai nostri genitori anziani, badando loro e ai loro culi? Qual noblesse oblige, nelle donne minacciate di non restare incinte? Per festeggiare il lavoro occorre ripristinarne la dignità, e solo dopo parlare di quanto ci nobiliti.