Il segno di pace
Penso che lo scambio del segno di pace durante la messa sia il rito più intimamente vicino alla natura umana della cosmogonia cristiana. All’ordine del prete ciascuno, con fare convulso, si affretta a stringere tutte le mani che gli capitano a tiro, regalando al prossimo un segno di pace. La pratica costringe i fedeli al contatto umano con lo sconosciuto, ed è un gran bene. Perché, al di là del fatto che ci si veda o senta tutti fratelli, e anche laicamente parlando, l’abbattersi pur momentaneo del muro che spesso ci divide dal prossimo allena all’accoglienza.