I diversi, gli italiani
Pur troppo s’è fatta l’Italia, ma non si fanno gl’Italiani”, disse un tempo Massimo D’Azeglio, intravedendo i limiti della riunificazione. Possiamo ben dire che aveva visto lontano, come poi anche nell’Inno di Mameli e nel suo “Perché non siam popolo, perché siam divisi”, divisi come siamo nella forma e nei modi, nei suoni e nei colori, nei sapori e negli odori, nei gusti e nei contatti. Crogiuolo di culture ancora più che New York, in quanto ne esprimiamo una per condominio; ed è forse proprio per questo che ci sentiamo tutti, da Merano a Bagheria, profondamente italiani, uniti nella nostra diversità.