Mani di zampognari
Non le sopporto le luci di Natale; quell’intermittenza di bagliori senza sosta mi turba. Mani stanche, mani al lastrico, mani disilluse che sbrogliano fili di lampadine polverose impazienti di lasciare la soffitta. Per tradizione, abitudine, perché il Natale è il Natale e viva gli auguri, viva i pacchetti regalo, viva il traffico. Ieri però, nel mio paesino, ho visto due figure magiche muoversi sotto un cielo grigio senza tempo; scendevano dalle montagne, come mi raccontava mia nonna. Mani callose, mani di musico, mani ancora serenamente illuse. Gli zampognari.