Aspettando gli zampognari
Natale si avvicina, come tutti gli anni del resto. La crisi ha portato via metà delle luminarie e Sassari sembra più piccola e buia. Mi secca, ma non quanto l’assenza degli zampognari. Era bello quando da bambina, passeggiando per le vie del centro, tra profumi e colori, sentivo all’improvviso quel suono caratteristico arrivare da lontano. Un suono di pelle e canne, che si spandeva attorcigliandosi al profumo della fainè. Ora non vengono più. Nessuno fa più lo zampognaro. Ora ci sono solo poveri diavoli alti e scuri di pelle che provano a vendere qualche ninnolo, visibilmente inadatti al nostro freddo.
Colpa della crisi, o forse della globalizzazione. Non lo so, ma questi natali sono sempre più malinconici.