Controtempo, singolare femminile
[Interno notte. Giovedì. Casa di donna, Ornella, ormai singolare, certamente femminile, e comunque: madre.]
La mia piccola dorme beata. Io stesa accanto a lei, le leggo sempre una favola prima di dormire, rituale irrinunciabile.
La guardo innamorata e sognante (nonostante la mia immensa stanchezza, io devo di certo essere molto bella adesso mentre la osservo): chissà se lei lo sa che è specchio del mio sentire.
Quando la guardo mi pare che tutto prenda forma e senso in questa mia improvvisata e strana vita.
Non so capirne il motivo… ma questa settimana mi sta sembrando eternamente lenta, e pesante.
La guardo innamorata e sognante: chissà se lei lo sa che è specchio del mio sentire.
Ma finalmente anche oggi la giornata sta per finire.
Ora mi alzo, come tutte le sere, e finisco alcune cosette prima di addormentarmi: inforno il plum-cake per domattina, rassetto le cose in cucina, stiro la camicetta della piccola e carico la lavatrice. Poi mi strucco, metto la crema da notte, cambio le lenzuola e do da mangiare a Pluto.
E poi non so, forse leggerò un po’ di libro o guarderò un film: ho così tante cose in lista da fare, così tanta curiosità per le cose del mondo…
[Ore 7:42. Interno cameretta di Elena. Lettino di sotto. Una donna abbracciata alla propria bambina si risveglia bruscamente. Vestita, col trucco sbavato e la bocca impastata.]
O ♣ Sono crollata QUI!?! Mannaggia che ore sono?
Tardi TARDI tardi!
ma perché questa sveglia non è suonata??
Elenaaa presto presto amore! Mamma non si è svegliata cioè… dai amore, oggi solo due biscotti mangi per strada no no amore ti laverai più tardi si si solo la faccia Tesorobellodimamma lasciati la maglietta tieni i calzini
tardi TARDI tardi! Plutoo Canebellodimamma qua qua!
O ♣ Andiamo!!
E ♥ Mammina, la maestra ha detto che oggi devo portare un fiore.
O ♣ Come un fiore??? E me lo dici ora? Tieni questo!
[GIRASOLE – ENORME – dal vaso del soggiorno.]
E ♥ Mammina, ma è finto…
O ♣ La maestra non ha specificato, amore, ed è… è… è bellissimo! Simbolo di bellezza che NON appassisce MA resiste al tempo!
Andiamo! Scale, Attenta!! Preso tutto??
E ♥ Si, mammina.
O ♣ Dai che siamo quasi arrivati! Hai preso la merenda da sopra il tavolo?
E ♥ No mammina.
O ♣ Come NO??
[Esterno giorno. Fruttivendolo all’angolo della strada.]
O ♣ Salve come sta? Mi dia una banana! Gliela pago dopo.
F ♦ Guardi Signora mia, gliela do gratis.
O ♣ Lei è un angelooo
[Giorno. Esterno scuola. Cane leggermente bavoso tira nel tentativo di portare altrove la sua guinzagliata portatrice insana di nevrotica passeggiata.]
O ♣ Buongiorno signor Franco, vede? C’ho il cane, che me l’accompagna la bimba in classe? Si scusi con l’insegnante da parte mia, eh?
Un bacio amore, un bacio! Quanto sei bella! Vaiiii
Bambina a scuola.
Con fiore, banana e bacio.
Io non devo poi essere una madre tanto cattiva.
Il tempo non basta. Il tempo non mi dà il tempo, ed io gli corro contro. Ma adesso…
Il tempo non basta. Il tempo non mi da il tempo, ed io gli corro contro
IO – VOGLIO – il MIO – SILENZIOSO – URGENTE – Caffè.
{Giorno. (Lo stesso di prima? Dove mi trovo? Chi sono?) Interno bar. Esterno rispetto agli occhiali da sole. [Una donna giace su uno sgabello fissando la sua tazza.]}
[Uomo Sconosciuto si siede sullo sgabello accanto. Colletto della polo sollevato. Occhiali a specchio sulla testa. Pizzetto di precisione, praticamente ricamato.]
(Mi fanno antipatia i tipi troppo curati ma devo ammettere che è veramente affascinante. E comunque mi da fastidio adesso, non lui, ma il fatto che io sono qui seduta con l’acconciatura di ieri mattina stravolta dal sonno e col trucco sbavato. Se fossi una rock star sarei volutamente così : trasandata chic. Ma sono una donna qualunque di mezza età. E il mio cane mi sta sbavando il piede.)
U ♠ Ciao bellezza, tutto bene?
(Il fatto che tu possa chiamarmi bellezza in queste condizioni mi lascia perplessa. O sei ipovedente o sei un idealizzatore o cerchi solo conferme di te stesso. Si, è questo. E non ci sto)
O ♥ Si grazie, scusami vado di fretta.
Chissà come vanno invece le giornate di quelli che hanno il tempo di fare le cose che devono fare.