Tutti giù Parterre
Forse sarà l’ultima volta che scrivo della mia città, Livorno, dall’estero, e magari la prossima volta lo farò più da vicino, avendo partecipato a qualche evento che la riguarda. Intanto da questa postazione la vedo riprendere piano vita, riappropriarsi dei propri spazi e delle proprie bellezze. Infatti in questi giorni per esempio la battaglia oramai annosa di Silvia Menicagli per il recupero della zona delle Terme del Corallo, un edificio liberty tra i più belli d’Italia che da decenni versa nell’incuria più completa, ha avuto un felice epilogo. I cittadini tutti riuniti, insieme anche agli extracomunitari, alle maestranze compreso il sindaco, persino al mitico comandante De Falco della Capitaneria di Porto – quello del famoso Salga a bordo, cazzo! a Schettino per capirci, salito insieme a tutti a bordo dell’impresa – hanno ripulito e recuperato alla vita questa aerea in un fine settimana per permettere che venisse usata come set cinematografico.
Di molte altre felici idee e imprese ho parlato usando lo spazio di questa mia rubrica, e oggi sono felice di presentarne una ancora che ha suscitato il mio interesse e l’ammirazione per coloro che la hanno promossa: si tratta del recupero della zona Parterre, ex zoo cittadino. Il progetto Parterre prevede la realizzazione del primo parco di arte contemporanea a matrice ludico letteraria. E’ questa un’idea venuta a un gruppo di artisti che, in rispetto della storia e della tradizione del luogo hanno deciso di affrontare in modo creativo il tema del bestiario per arredare e dare nuova vita all’area; ecco cosa ci raccontano loro stessi in riguardo:
Parterre punta alla riqualificazione di uno spazio verde di innegabile traiettoria storica, il giardino zoologico, con lo scopo di contribuire in modo attivo all’offerta culturale della città.
Convinti che l’arte ricopra un ruolo decisivo nelle dinamiche sociali ed economiche, 40 artisti si impegneranno a titolo gratuito in un’operazione collettiva: le loro creazioni di ispirazione animale e letteraria abiteranno il parco artistico permanente, restituendo al giardino un nuovo carattere ornamentale e alla città non solo un giardino attrezzato, ma la possibilità di compiere un vero e proprio viaggio: il giardino diverrà un parco artistico en plein air dove ogni artista istallerà un lavoro ispirato al tema visivo e letterario del bestiario. Fedeli allo spirito del luogo, gli interventi trarranno spunto dal rapporto che da sempre lega animali e letteratura. Le opere, creature più o meno fantastiche, diverranno i nuovi abitanti del giardino trasformato in un bestiario visitabile e narrativo, gratuito e aperto a tutti, attraente per i turisti e attento ai bambini, per i quali saranno pensati percorsi didattici. Uno spazio abitato da animali letterari sparsi nel verde, dove vivere un’esperienza di relax e di apprendimento attivo nel verde.
Quel luogo era simbolico di una città di provincia in qualche modo piena di aneliti creativi, che si sente però soffocata, chiusa in una gabbia graziosa e angusta, proprio come l’Orso Gigi.
Sebbene l’impianto di parco ottocentesco renda questo luogo affascinante, il Parterre ha sempre avuto una doppia anima. Da bambina vi andavo volentieri con la nonna o le zie perché me ne piaceva l’eleganza un po’ esotica, ma di fatto soffrivo masochisticamente l’innegabile malinconia che il luogo e gli animali in cattività comunicavano. Quel luogo era simbolico di una città di provincia in qualche modo piena di aneliti creativi, che si sente però soffocata, chiusa in una gabbia graziosa e angusta, proprio come l’Orso Gigi.
Per questo mi piace l’idea del Parco tematico e dell’utilizzo della zona Parterre che è stata ipotizzata da questa Associazione Culturale. Perché se da una parte è rispettosa dei ricordi che ne manteniamo, dall’altra libera questo luogo dai suoi spettri per renderlo alla fantasia e alla libertà, al gioco. Le attività proposte già coinvolgono le scuole, i gruppi sportivi i centri culturali, i gruppi di danza etc, e mirano ad estendersi a livello sia nazionale che internazionale.
I fondi per la realizzazione del parco vengono reperiti con molte iniziative ludico-culturali, con l’aiuto di personalità dello spettacolo e della cultura livornese, e di recente si è aggiunta una campagna di crow-funding su Eppela, la stessa piattaforma sulla quale noi di facciunsalto.it in passato finanziato le nostre iniziative.
Link alla campagna di Eppela per il Parterre
Dopo un pic-nic pieno di gente e di soprese il 30 aprile, che ha visto questo spazio prendere veramente vita, il prossimo appuntamento per la raccolta fondi è proprio oggi, con una serata in musica, una jam-session alla quale sono invitati tutti i musicisti vogliosi di esprimersi e tutti gli ascoltatori affamati di musica e interessanti alla realizzazione di un progetto che renderà la città più ricca, più viva. Più lungimirante.
Spero che molti vogliano contribuire alla realizzazione de Il Parterre.