Parole e perle in Bicicletta Volante
Quello che state per leggere è il racconto di una giornata particolare. Non la semplice presentazione, né tantomeno la recensione di un libro, ma il riflesso della magia che nasce dall’incontro di parole; anzi, di parole e libri, di piccole perle, di anime e luoghi speciali, di letteratura, di Sicilia e di Italia, di scintille che scoccano intorno all’incanto della scrittura. Emozioni che creano fili improvvisi, ribellioni sociali e urla individuali, grida a bassa voce ma che penetrano in profondità.
È il racconto di una domenica tiepida di primavera, profumata di aria dolce della collina siciliana, in un posto speciale per chi ama questa terra e la sua cultura, per chi tenta di seguire quel filo rosso che unisce secoli di ‘sicilitudine‘ e che pure non è possibile spiegare compiutamente. scintille che scoccano intorno all’incanto della scrittura. Emozioni che creano fili improvvisi, ribellioni sociali e urla individuali, grida a bassa voce ma che penetrano in profondità
Tuttavia, se qualcuno si è mai avvicinato, in qualche modo, a coglierne l’essenza, quello è Leonardo Sciascia, nato, vissuto e giacente per l’eternità a Racalmuto, provincia di Agrigento.
La sua, e nostra, ‘irredimibile’ Sicilia, che è impossibile non amare e detestare, per chi ha avuto il dono e la condanna di nascerci.
Sono proprio qui a Racalmuto insieme ad un caro amico, anche lui siciliano ma ‘di mare aperto’, come egli stesso ama definire gli isolani che sono andati via rispetto ai siciliani ‘di scoglio’, ossia quelli rimasti nell’isola: Fabio Giallombardo, ufficialmente professore di latino e greco; nella sostanza della sua anima, invece, scrittore. Uno scrittore sul solco tracciato da Sciascia, appunto, come a raccoglierne il testimone, insieme ad altri brillanti autori di questa new age della letteratura siciliana. Ci racconta dei ragazzi del Capo e della Palermo dei primi anni Novanta. Gli Anni che segnarono una generazione di quelli che allora erano ragazzi, gli anni delle stragi.
Un tempo c’erano i ragazzi di Pasolini, ora si può parlare dei ‘ragazzi di Giallombardo‘, come li definisce la professoressa Nicoletta Marchese che introduce, con trasporto ed entusiasmo, la presentazione de La Bicicletta Volante, seguita dalla testimonianza altrettanto coinvolta e coinvolgente della collega Silvia Parroco.
È il romanzo d’esordio di Fabio, intriso di tutto il duale che solo la Sicilia può rappresentare con tale tragica nitidezza: il Bene e il Male, la Luce e il Buio, la Mafia e l’Antimafia. Ci sono i buoni e i cattivi nella Palermo di Giallombardo, come c’erano nell’opera di Sciascia.
Ascolto la professoressa introdurre un libro che ho molto amato e riscopro, ogni volta in modo diverso ma sempre affascinante, come la letteratura, la scrittura, l’espressività artistica in ogni sua forma riservino sempre piccoli e grandi sorprese, confronti di emozioni e sensazioni, su quello che un libro ha suscitato in chi lo ha letto.
Scrivere – o leggere – tra le tante “magie” che si porta dietro, ha anche questa continua scoperta di scorci e di luoghi, oltre che di persone: piccole e grandi perle, cose preziose in termini di relazioni, di amicizie che nascono, di affinità elettive che scoccano in un attimo quando in altri casi non basterebbe una vita intera.
Scopro anche personaggi autentici, come il custode del cimitero di Racalmuto che, nel guidarci alla tomba dell’illustre concittadino, ci racconta con malcelato orgoglio aneddoti legati allo scrittore, conditi da un fiume di parole e spontaneità.
Partiti al mattino da Palermo abbiamo ancora gli occhi pieni della Valle dei Templi e della Grecità classica appena vista e respirata nella vicina Agrigento dove siamo stati poco prima; ma appena giunti a Racalmuto veniamo colpiti da una perla di creatività che… non poteva che essere femminile: l’allestimento dello spazio, di fronte alla bellissima Chiesa Madre di Racalmuto, preparato per la presentazione dalle fiere e appassionate donne di Cristalli di Sale, l’associazione tutta al femminile che fa e promuove cultura in tutta la zona.
Un’altra perla sono le accorate parole della presidente dell’Associazione, la Dott.ssa Lorella Ferrauto che, con una passione civile e morale che si scorge intensamente già nel tono di voce e negli occhi, parla di libertà, di legalità, di mafia e dei comportamenti opachi che ancor oggi sussistono tra le corsie degli ospedali, facendo un parallelo con la mafia nella sanità che emerge nell’intreccio narrativo de La Bicicletta Volante.
Ripenso alle emozioni di questa giornata, agli stimoli intellettuali, alla statua e alla tomba di Sciascia: senza lo straordinario spunto di un libro tutto questo non ci sarebbe stato. La speranza di una terra che reagisce, che è ancora viva nel nome dei suoi eroi più conosciuti, Falcone e Borsellino, ma anche nel nome di chi ha raccontato la mafia delle città come dei paesi e di chi continua a raccontare che un altro mondo è possibile.
I libri sono magia. Leggete! E se ne avete voglia, scrivete. Non fa mai male e non è mai abbastanza.
I libri sono magia. Leggete! E se ne avete voglia, scrivete. Non fa mai male e non è mai abbastanza.
E poi rimanete in ascolto e sgranate gli occhi: potreste scorgere all’improvviso il luccichio di piccole perle di fronte ai vostri occhi.
Oppure di straordinari piaceri per il vostro palato. Per finire in “dolcezza”, se passate dalle parti di Racalmuto, sappiate infatti che potreste imbattervi negli strepitosi taralli locali: una delizia imperdibile che io (goloso, siciliano e – modestamente – discreto conoscitore delle prelibatezze della mia isola) disconoscevo del tutto! Anche di questa dolce perla rendo merito a La Bicicletta Volante: una perla volante (e buonissima).