Soliloquio del dito medio
Le pulsazioni tutte le ricordo
le pulsazioni sembra assurdo, lo so
lo sembra ma io le ricordo tutte
dalla prima quella quella bagnata
quella umida e appiccicosa calda
quella che sa di terra, che è invero
Il freddo ricordo lo sento, che fred-
-do incredibile mi hanno rapito
dal grembo dal caldo dal grembo caldo
avanti, non scherziamo cos’è questo
freddo volete per favore dico
volete riportarmi dentro avanti
Andiamo che si fa notte se penso
a tutte le pulsazioni che penso
a quella volta che andavo alla scuola
elementare mi hai usato in modo
un po’ volgarotto Federica mia
radiosa che crescevi crescevamo
Senza mai guardare l’orologio, sì
ecco che che che cosa diavolo è
questa struttura su cui mi sbatti ahi!
ahi ahi ahi hai comprato un pianoforte
brava Federica mi congratulo
che idea geniale come son contento
Che mi sono rotto io finalmente
spezzato in due, la mia colonna rotta
un gran dolore ma almeno è pace
buio, caldo di nuovo non quello sì
questo è secco arido sporco giallastro
ma caldo ancora com’era caldo era
Umido allo stesso modo il buchetto
quello, andiamo al liceo Federica
non uno, pietà, non un pomeriggio
saltiamo tra le grida i fiati grida
strozzate ed io strozzato nel tuo buco
ogni maledetto pomeriggio e dai
Un po’ di tregua adesso ed hai vent’anni
mi poggi qui mi premi sulla tempia
sei concentrata Federica devi
capire bisogna capire è tutto
blu la cravatta blu blu la giacca blu
ci corre accanto dobbiamo correre
Verso sera una luce un attimo di
respiro e ci manca l’aria vogliamo
uscire da questo ospedale bianco
senza infermieri nessuno ci tiene
legati in barella noi stessi stringia-
-mo la gola al degente di fianco a noi
Corri Federica corriamo sali
le scale senza fermarti possiamo
arrivare essere essere primi noi
sopra tutti soprattutto sopra chi
non c’è chi non può esserci e mai ci sarà
nessuno qua sopra siamo soli noi
– È questo che volevi? – chiedi a Luca
e mi violenti nella sua bocca ma
basta Federica ma che ti prende
ti sei scordata di me sono solo un
pezzo di carne attaccato al tuo corpo
non rispetti più nemmeno te stessa
Non mi rispetti mentre tu ci affondi
nei suoi occhi, le pulsioni ricordo
il calore non quello non l’altro non
capisco è orrendo è rosso è un sangue amaro
come una bocca senza più coscienza
basta chiudi tutto Federica ti
Prego ogni notte per dimenticare
che non siamo più ma sono e sei non noi
noi eravamo siamo stati non siamo
più vivi sono un dito appeso a un morto
che si lascia vivere e gli occhi vuoti
non sanno più raccogliere voci per
Ricordare dove sei ormai ci sembra
impossibile sapere dove stai
andando verso una luce nel buio tu
cammini e lasci brani di te nel buio
il pianoforte ha i tasti neri adesso
sveglia Federica stai sognando, su
Non cadere non è lecito, Fede
devi sbucciarti i ginocchi adesso
per vedere che sotto la pelle c’è
ancora del sangue che corre no non
corre ma scorre lui non corre non ha
bisogno di correre solo chi ha
paura di restare fermo.