Palla, DueMa(u)ri e la fiducia nel bene
la Pasqua nel suo senso più esteso si occupa comunque di resurrezioni
Forse alla clinica Duemari di Oristano di questi tramonti ne hanno goduti tanti e ne hanno fatto tesoro perché loro hanno lo stesso potere. Ti fanno veramente credere nelle resurrezioni, nelle albe, nelle speranze. Sono un team di veterinari. Ma invece di dedicarsi soltanto a incassare ricche tariffe per cure a cani di famiglia (qualche volta malati solo di eccesso di umanizzazione e dell’ansia dei proprietari, come so bene io che ho più angine per il cane che per i figli) trovano molto tempo per salvataggi e recuperi di randagi, di cani e gatti maltrattati incidentati o entrambe le cose. Oltre a ciò, in cooperazione con i corpi forestali e ambientalisti del territorio, prendono in cura la fauna selvatica comprese tartarughe marine, mufloni e se si vedessero (ma sappiamo tutti bene dalla canzone che così non è) anche i due famosi liocorni.
Spesso si trovano confrontati con animali che hanno subito in modo gravoso la crudeltà, il dis-rispetto dell’umano per gli altri esseri viventi. Come è stato per Palla, la cagnetta oramai simbolo della clinica. Palla, che l’incuria di qualche uomo ha fatto crescere con un laccio di nylon legato sin da cucciola al collo, condizione che avrebbe potuto farla divenire deforme e invece – come nella migliore delle fiabe – ha fatto di lei dopo le cure dei Duemari una bellezza unica, irripetibile, un cane-pupazzetto, un’icona del lavoro della clinica di Oristano. Palla che ha fatto innamorare il mondo social e schizzare le preferenze e i seguaci della clinica a cifre astronomiche. Alla clinica hanno gioito di questa notorietà solo per la possibilità evidente di dare maggiore respiro e visibilità al proprio lavoro. Perché, come mi dice Monica Pais al telefono, loro questo fanno, lavorano. E questo vogliono continuare a fare, per tutti gli animali che arrivano alla clinica attraverso i vari canali.
L’ attitudine a dare (in risposta alla sofferenza e alla negatività che gli umani riversano sugli inermi compagni di viaggio nel regno dei viventi) speranza e azione di bene, mi ha fatto invaghire di loro. Perché il team di veterinari capitanato dalla dottoressa Pais è concentrato sulla propria missione, che è curare, salvare – dove possibile – animali. Non è commuovere o intrattenere, andare tramite Facebook o Twitter alla pancia bisognosa di storie pietose del web.
Durante le mie vacanze pasquali in Sicilia non ho potuto fare a meno di seguire con puntualità le sorti del cane Mauro Topolino Saccodiossa Conte dei Duemari, un bellissimo animale marrone dagli occhi languidi e i tratti nobili, che ignobili “bestie” a due gambe hanno abbandonato legato ad un paracarro, e che è stato ritrovato oramai ridotto a scheletro privo di forze.
In molti abbiamo sperato nel ripetersi del miracolo di Palla: volevamo crederci che anche per Mauro ci fosse una resurrezione a suggellare la voglia di Pasqua, di miracolo della vita.
Monica Pais mi confessa che le condizioni del cane non lasciavano dubbi: il grado di denutrizione e la consunzione degli organi facevano presagire che il cuore di Mauro non avrebbe retto, e come molti altri dei tantissimi animali arrivati alle loro cure non ce l’avrebbe fatta. Pure mi dice di continue attenzioni, riguardi, coccole. Tutto il team passava spesso davanti al letto di Mauro in rianimazione e dedicava lui una parola, una carezza, un boccone di cibo, uno sguardo affettuoso che la bellissima creatura capiva e accoglieva con gioia. Anche se Mauro è vissuto ulteriori venti giorni soltanto alla clinica, questi giorni – dice la Pais – sono stati un piccolo paradiso, un breve ma intenso riscatto per ciò che il destino aveva riservato a questo essere.
Di storie come la sua alla clinica ce ne sono tante, ogni giorno. E la Duemari risponde col dovere della dedizione sanitaria ai propri degenti, non facendosi distrarre dalla notorietà; questa sarà funzionale ad una Onlus che verrà creata a breve per essere di riferimento per animali bisognosi.
I toni con cui Monica Pais si rivolge ai suoi seguaci sul web lasciano percepire un messaggio spirituale che sta nascosto nelle
Di storie così alla clinica ce ne sono tante, ogni giorno. E la Duemari risponde col dovere della dedizione sanitaria ai propri degenti
Con questo atteggiamento di rivalsa sul male, all’indomani della dipartita di Mauro per il ponte dell’arcobaleno la Duemari ha messo in rete la notizia di una nascita. Bianca, la canina dalla schiena spezzata che per qualche strano fenomeno di forza vitale ha compensato il proprio handicap e riesce a deambulare, portava il miracolo di un cucciolo nel suo corpo sofferente.
Un cucciolo sano e bello, marrone con una macchia bianca sul petto, proprio come Mauro, a cui alla nascita viene dato il nome di Maurilio. Una vita che va e una che torna, una Pasqua che si conferma.
Scrive la dottoressa Pais stessa alla fine di quel giorno:
“Evidentemente il nuovo Topo Gigio Maurilio va a riempire un posto rimasto vacante , ma anche evidentemente rappresenta l’incalzare della vita , il perenne fluire del tempo, l’innegabile ineluttabilità del divenire. Ci riporta alla tranquillizzante normalità degli esseri viventi. vita , morte , nascite e dipartite. Stiamo qui, in mezzo a questo fiume in piena con gli occhi sgranati, pagaiando tra le rapide ci perdiamo incantati dallo scorrere dei paesaggi. Buonanotte”
Gli animali. Mi piace rivolgermi a loro per consolarmi ogni volta – troppo spesso – che gli esseri umani mi nauseano. La loro purezza di cuore è una caratteristica lontana dal cieco egoismo della nostra specie; un balsamo alle ferite che ci provochiamo noi autolesionisti dalla stazione eretta.
Pure, non amo le pagine di animalisti accecati da odi e condanne, invettive e malauguri verso l’uomo. Loro, gli animali, hanno avuto il dono di non parlare quando non ce n’è bisogno, di non aggiungere con i detti male al male, livore al mondo. Loro, che non devono perdonare perché non conoscono il rancore, esprimono con gli occhi e tramite il comportamento. Questa stessa filosofia ho ritrovato nella pagina della Clinica Veterinaria Duemari di Oristano: in semplicità si guarda oltre con opere rivolte al bene e alla gioia, che se non sempre possono salvare una vita aggiungono a questa qualcosa di buono, di bello. Perché tutti noi ci alziamo con il sole e attendiamo che le migliori qualità dell’umano risorgano, giorno per giorno.
E c’è anche chi invece di attendere soltanto, mette in pratica.
sito web della Clinica Duemari di Oristano, diretta dalla dottoressa Monica Pais