Profusioni di Anna Bertini
Anna Bertini ha presentato lo scorso 30 marzo ‘Profusioni’, la sua raccolta di poesie edita da Fusibilia, regalando al pubblico un evento altamente poetico, musicale ed emozionante dedicato da Anna a Gianmaria Testa: “E vorrei l’avessi dipinta tu…”
Il luogo prescelto è Palermo, vicino a La Cala, una curva di mare nella parte antica della città dove pescherecci e barche a vela si addormentano e si svegliano ogni giorno immersi in uno spettacolo di luci. Proprio lì vicino si trova la Real Fonderia Oretea, luogo dal fascino senza tempo, simbolo di rinascita, da pochi anni restituito a nuovo splendore e reso scenario di incontri culturali.
Apre l’incontro il Professore Giusto Catania, assessore comunale, confessando gratitudine per aver avuto occasione di leggere il libro della Bertini: “Poesie che aiutano a capire la complessità della vita partendo e aggrappandosi alle piccole cose quotidiane accessibili a tutti”.
A far da padrona di casa la Professoressa Anna Annaloro Patti, insegnante e presidente dell’Associazione Kaleidos – Natale Patti, disinvolta ed energica presenza nel mondo culturale palermitano, attenta alle parole tanto quanto alle note.
Relaziona e presenta il libro la scrittrice Anna Maria Bonfiglio, che pare conoscere la Bertini da tutta una vita pur avendola sentita solo tramite le sue parole ed alcuni contatti virtuali.
Ed ecco che la Bonfiglio distende sul tavolo un’attenta, precisa e sviscerante analisi di Profusioni e di Anna, che ad alcune frasi sussulta, si accende, si commuove… e commuove tutti noi.
Le guardi sedute vicine, le tre Anna, e ti pare di essere invitata ad un tè tra amiche, per quell’atmosfera confidenziale e rilassata che si percepisce.
‘Profusioni, termine ambivalente, è lo scorrere di un liquido, è prodigalità ed eccesso… ma anche generosità di emozioni; è bellezza che attiva la comunicazione, che si espande e si contrappone alla scarsezza sociale’, dice la Bonfiglio.
Il libro di Anna si apre con una prefazione di Adriana Gloria Marigo ed è impreziosito da calligrammi, primo fra tutti quello con cui Anna evoca aromi, profumi e stagioni che appartengono alle sue emozioni ma anche alla sua Toscana.
Non è facile dire del rosmarino. Cercarne l’aromatica empatia, ed averne riscontro del suo interesse per il verdeggiare intenso. Un tributo, da offrire al giardino
‘Profusioni racconta di atmosfere, di amore, del legame profondo con la sua Africa e dello stato intimo di chi guarda e soffre, ed esiliato coltiva un’utopia per non morire di disperazione’ prosegue la Bonfiglio, apprezzando la bellezza delle parole di Anna, che si collocano autonomamente nel mondo della poesia contemporanea, che suscitano interesse nel lettore, e voglia di andare oltre.
Dalla poesia Yamore:
…per dimenticare
l’odore, il dolore
e la paura di non farcela
a reggere sul corpo
la tua Africa
Anna Bertini conquista tutti col suo sguardo lucido da cui trasuda vita autentica, travolge con la sua consapevole trasparenza d’animo che lascia filtrare emozioni spiazzanti, ipnotizza con i suoi sorrisi accennati e sinceramente imbarazzati. Confessa di scrivere per se stessa, come per mettere dei semini, per lasciare delle mollichine che le indichino come ritrovare la sua strada; ci parla di fragilità, di umanità, del dolore che c’è in ciò che abbandoniamo, ci racconta del suo scrivere sofferto e poi ci accompagna in una prospettiva diversa, in cui ‘tutto quello che muore porta a nuova vita’.
Dalla poesia Lacci Sciolti:
Non so fare le cose per dovere
Mi vengono male
Devo seguire
Il battito della casualità
Il ballo del pensiero
Devo perdere il filo
Ritrovarlo per caso
Non so fare le cose in ordine
Mi vengono storte
Devo perdermi…
Ad Anna non piace il dire troppo ed il troppo esplicito. Usa un codice che corrisponde al suo modo di vivere, cercando di dipingere a piccole pennellate. Ci svela di essere molto legata alla musica e all’ascolto, e, non senza commozione ed orgoglio, ci lascia al brano musicale scritto per lei da Marco Betta sulle parole di Sempre Settembre, dono che lei definisce ‘di valore inestimabile’ e che viene per noi interpretato dalla soave voce mezzosoprano di Alessia Sparacio e dal maestro Mimmo Di Bari alla chitarra.
Sempre Settembre
E così settembre
Muove le ombre
E le tende,
gli anni e le foglie.
Ogni rinascita
Un distacco
Del picciolo
Dall’albero.
Radici si allungano,
artierie di giorni lontani,
echi di ciò che sogni,
profumo di trascorsi.
Morsi e rimorsi
Sul frutto maturo
Dei miei anni.
Chiude l’evento la splendida padrona di casa, Anna Patti, leggendo delle poesie sulle note scritte da Simone Piraino.
Anna Bertini ha le lacrime agli occhi, firma per noi i suoi libri, poi sorride e ci concede qualche foto, timida ma fiera, divertita ed orgogliosa… poi va via avvolta nel suo cappottino rosso, come uscita fuori da una fiaba, e proprio di una fiaba canticchiando una canzoncina, con l’espressione soddisfatta e sorniona di una bimba felice.
Ma lei resta nel cuore, proprio come le sue poesie, per la sua umanità a profusione.
Dalla poesia:
E poi se ne vanno le donne:
Sono sicura, non andate di schiena
è il mondo che vi si gira
e mostra la gobba
si inchina…
Intanto silenziose
vanno le donne
lontane dalla vita.