Una finestra per pensare
Nessuno ci fa mai caso. Da fuori sembra evidente, ma una volta dentro i soffitti alti tendono a trarre in inganno, così nessuno si accorge che la bottega ha anche un piano superiore. La scala per accedervi del resto è ben nascosta: una piccola scala a chiocciola in ferro nero dietro la porta di quello che sembrerebbe un ripostiglio (come se tutta la bottega non fosse un po’ un enorme ripostiglio). Cosa lo distingue da quello inferiore? Semplice: il fatto che non ci sia nulla. Nessun oggetto strano o misterioso, niente che si possa vendere o che possa ancora tornare utile in qualche modo. Solo un po’ di roba vecchia ammassata alla buona, tanta polvere e una finestra.
Pensavo che tutto potesse annoiare ad un certo punto: il lavoro, le persone, le abitudini, le relazioni, i paesaggi, la bella vita, le droghe, persino il sesso.
Insomma, se quello spazio è un’estensione della mia mente va da sé che la mia mente non può assolutamente diventare un’ala del negozio. Anche se… a pensarci bene è la cosa più preziosa che ho, ed è l’unica che non posso vendere. Non la mente, quello spazio: uno spazio per pensare, per stare soli con se stessi e i propri pensieri, per approfondire le questioni o liquidarle restandosene a guardare gli alberi. A qualcuno potrà sembrare poco, o comunque non la cosa più preziosa, tra le migliaia che ho qui. Ma questo qualcuno o dà per scontato ciò che ha, o più tristemente nella sua vita non ha mai riflettuto e quindi non sa cosa significhi. Quello che vendo io aiuta le persone in tanti modi, ma la serenità non la si ottiene da nulla che si possa comprare.
La si raggiunge con l’impegno, cercando di restare sempre in contatto con se stessi, con i propri desideri e le proprie emozioni, sfuggendo all’automaticità dei gesti e delle parole, e cercando di ingannare quel dannato sabotatore che abbiamo dentro e che sembra non ci voglia mai vedere felici. Insomma riflettendo, sulle cose e su se stessi. Non che io l’abbia raggiunta, ma almeno ho individuato il sentiero, e a passo a volte lento a volte più sostenuto cerco di percorrerlo. E forse non serve che ve lo dica, ma quel sentiero parte dalla mia finestra.