Oggi mi gira l’Universo!
Ci sono giornate NO, in cui sembra che l’Universo tutto vada per storto, che nessuna questione sia affrontabile. Ci poniamo delle domande, le facciamo a chi ci è vicino, e ci aspettiamo risposte che ci forniscano magari non proprio una soluzione, ma almeno una storia nella quale identificarci.
Come vi siete sentiti l’ultima volta che avete giocato alle biglie con un atomo di idrogeno? E quella volta che siete stati un dinosauro? E come vi sentireste se da una galassia lontana qualcuno vi facesse sapere che vi ha visto, in quel preciso giorno, in quel preciso istante di cento milioni di anni prima?
Queste e molte altre sono le storie che racconta Qfwfq, un anziano conoscitore delle cose del mondo, anzi delle cose dell’Universo. Lui, che dal profondo degli spazi e dei tempi è giunto fino a noi per portarci testimonianza di com’era la vita, quando la vita non c’era. Quando lo spazio e il tempo non erano neppure concetti immaginabili, quando si era tutti concentrati in un punto, e in quel punto immaginario tutto convergeva.
com’era la vita, quando la vita non c’era. Quando lo spazio e il tempo non erano neppure concetti immaginabili, quando si era tutti concentrati in un punto
Penserete che io sia impazzita, o che voi abbiate sbagliato rubrica, andando a inciampare in un qualche articolo di scienza e metafisica. E invece no, siete nel posto giusto, a chiacchierare con me di uno dei libri più assurdi che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi: Le Cosmicomiche, di Italo Calvino.
È incredibile lasciarsi prendere da questo testo e credere che sia stato scritto nel 1965, una fantascienza al contrario, come la definisce Eugenio Montale nella post-fazione dell’edizione Oscar Mondadori. Mentre infatti la fantascienza immagina e crea futuri futuribili, Calvino e il suo verboso narratore sondano l’insondabile, ovvero il passato degli esseri viventi, l’origine della vita e, ancora prima, le condizioni che hanno reso possibile la nascita dell’Universo.
Calvino e il narratore sondano l’insondabile, il passato degli esseri viventi, l’origine della vita e le condizioni che hanno reso possibile la nascita dell’Universo.
O di quando, unico superstite dei Dinosauri, incontrò per la prima volta i Nuovi, non più scimmie e non ancora umani.
Siete ancora sicuri che quel problema col vostro capo sia davvero così importante? Forse sì, e forse avete ragione, ma di sicuro avrete apprezzato la poesia di Calvino e il viaggio altrimenti impossibile che ci consente di fare, fra atomi, onde gravitazionali, costellazioni e specie ormai scomparse.