Il pozzo delle idee
“Magari non è ispirato”, dissi mentre guardavo la sua mano disegnare su dei fogli sempre la stessa figura. Non avevo mai assistito a un concerto disegnato, un evento, cioè, in cui un gruppo suona e un disegnatore con un proiettore puntato sul foglio cerca di dare una dimensione visiva alla musica. In verità, per quello che ho potuto appurare da quello che ho visto e da un esiguo, minimo, approfondimento, entrambi gli attori di questo tipo di performance tendono ad andare ognuno per la sua strada, senza influenzarsi. Ma poi chi può dire che si possa ascoltare della musica mentre si crea e non esserne influenzati?
“Io non ci credo alla mancanza di ispirazione”
In effetti è vero. Tutti quelli che si cimentano con l’arte lo sanno. Quelli che hanno le stanze piene di bozze, di fogli con sopra annotate parole confuse, scritte nella fretta o nella approssimazione dei propri pensieri; quelli che all’improvviso prendono la prima penna o matita che trovano e cominciano a tracciare linee che forse diventeranno qualcosa di compiuto o forse no; e lo sanno i musicisti che oggi fortunatamente possono catturare melodie fugaci anche solo con il registratore di un cellulare. Dio solo sa quante melodie sono andate perse prima dei cellulari, perché non sempre si aveva a disposizione il registratore ad audiocassette, e pure se ce l’avevi molto probabilmente avresti dovuto cancellare una delle tue canzoni preferite, che avevi atteso alla radio con l’ansia a tremila, pronto a premere rec alla velocità della luce all’udirsi delle prime note.
Tuttavia, riaprire quel cassetto – avete capito quale – non sempre porta i risultati sperati. Molto spesso le cose che si ritrovano hanno perso quel bagliore che sembravano avere al momento della loro creazione. Ma quel bagliore in realtà stava nella visione che avevi in quel momento di quello che potevano essere. Il materiale messo a riposo è come creta indurita e non più modellabile, e anche sforzandosi non te lo ricordi perché hai messo quel dettaglio proprio in quel punto. Ti ricordi solo che c’era un motivo. Comunque, aggiungerei fortunatamente, non sempre è così. A volte capita di togliersi la soddisfazione di vedere sbocciare un fiore seminato ormai da tempo immemore, un fiore che porta in sé tutte le difficoltà dell’essere al mondo. Sono quelle le volte in cui riesci a bere dal pozzo delle idee.