The Pride, il coraggio di essere froci
The Pride non è una storia. E’ due storie. Due storie che sembrano una, per via delle mille cose che hanno in comune; due storie che in effetti sono una, perché un filo unico le unisce, che si dipana intorno i temi del coraggio, e della dignità.
The Pride è storia di dignità. Si pone un passo avanti perché, rispetto al tema dell’omosessualità è data per scontata; sottratta a ogni argomento
I ricchioni di Zingaretti non sono viziosi o pervertiti; non hanno più vizi o meno virtù degli uomini veri. S’innamorano e amano, tradiscono e soffrono, passano notti insonni fissando il soffitto. Proprio come gli uomini veri. Hanno vite vere, case vere, lavori veri, bollette vere da pagare. E non si trovano in una condizione da doversi accettare, sulla quale riflettere, da reprimere o da affermare. Diversamente diversi, sono semplicemente froci, con disarmante e rassicurante naturalità. L’accento e l’attenzione viene quindi spostato dalla coppia omosessuale alla coppia, dal gay all’uomo, ottenendo un effetto di assorbimento morale che tanto giova e molto fa riflettere, vera panacea per chi voglia farsi un’idea e chi una ragione, in questa fase storica ove l’argomento, tra i più ostici, è tornato di vibrante attualità.
The Pride è anche un inno al coraggio, e forse è proprio questo il tema principale. Alternandosi tra l’attuale periodo storico e la metà del secolo scorso, le storie propongono un’indagine complessa e ambiziosa sull’accettazione sociale della condizione omosessuale, sottolineando i grandi passi avanti che si sono compiuti e insieme rimarcando i tanti ancora da compiere. Ma di più concedendo allo spettatore in sala il lusso di una riflessione raramente compiuta su quanto intimo coraggio si nasconda dietro ciascuna storia personale, rivelando il percorso interiore, sempre necessario, che dalla scoperta conduce all’accettazione e infine, ma non sempre, all’affermazione di sé.
una omosessualità ordinaria, che divide con gli etero gli stessi eccessi di vizi e di virtù, scappatelle e sveltine incluse
Abbiamo visto Luca Zingaretti in The Pride, di Alexi Kaye Campbell, con Valeria Milillo, Maurizio Lombardi, Alex Cendron.
Napoli, Teatro Bellini, ancora fino al 28 febbraio. Info qui.