Chexting, tradire con un sms
In linea con la festa di San Valentino e quella di San Faustino, vi presento il neologismo della settimana: chexting. Si tratta –sorpresa sorpresa– di un neologismo di lingua inglese, che sta timidamente debuttando nei nostri discorsi; il termine è composto dalle parole cheat, “tradire” e texting, “messaggiare”. Per texting gli anglosassoni intendono di solito l’atto di comunicare con dei messaggi di testo via telefono –i fedeli sms, per intenderci–, ma con l’avvento di altri canali di messaggistica istantanea il significato di texting ha inglobato anche le comunicazioni via WhatsApp e Messenger.
Quindi, come ci insegna Urban Dictionary, chexting nasce dalla sciocca fusione dell’atto del tradire e del farlo sfiorando gli screen dello smartphone. “Il fatto stesso che questa parola esista nel lessico moderno–aggiunge un collaboratore del dizionario on-line dedicato ai neologismi– è la prova che bisogna lasciare ai delfini la possibilità di diventare la specie dominante, in quanto noi umani abbiamo gettato alle ortiche il nostro potenziale”. In effetti i neologismi non nascono sotto i cavoli, e l’invenzione di questa nuova parola la dice lunga su chi siamo e sui nostri bisogni comunicativi.
Fino ad oggi sono pochi i dizionari che riportano chetxing fra le proprie voci; fra questi De Agostini lo annovera fra gli ultimi neologismi: il termine indica quindi una sorta di “tradimento telematico” che consiste nel flirtare via sms, inviando messaggi dal testo equivoco e allusivo, a sfondo sessuale, a una persona diversa dal proprio partner. Il chexting può accompagnarsi a un effettivo tradimento carnale o rimanere semplicemente uno scambio di messaggi, ed è praticato soprattutto da persone sposate. Il termine è stato creato in seguito ad alcuni casi di celebrità infedeli, scoperte dalle proprie metà proprio a causa delle “tracce” lasciate sul telefonino.
È utile questa nuova parola? Di certo un corrispettivo italiano di chexting non esiste, e “tradire per telefono” non mi sembra un’alternativa del tutto calzante. Tuttavia ci sarebbe da interrogarsi sull’uso effettivo che noi italofoni ne faremmo: la nostra cultura classica e verbosa, molto mediterranea, ci fa preferire discorsi lunghi ed elaborati. In questo caso due parole son meglio di una.
È bello come neologismo?
La pronuncia di chexting si allontana molto dalla sonorità nostrana; anche chi ama farcire il proprio linguaggio di prestiti dall’inglese ci penserebbe due volte prima di inserirla in una frase.
Un po’ come farcire il panino con le patatine fritte, esitando però sui cetriolini sottaceto.